Da un lato, un partito che inizia finalmente a dare decisi segnali di vita dopo aver toccato il fondo, dato ormai addirittura per spacciato da diversi analisti politici. Dall’altra, un Movimento che ha attraversato l’Italia da nord a sud raccogliendo il voto degli scontenti, di chi auspicava una rottura netta e decisa con il passato e che però, una volta diventato forza di governo, sta vedendo il suo tesoretto di voti svanire piano piano come neve al sole.
I grillini, invece perdono proprio l’0,8 per cento e si fermano al 21 per cento, appena al di sotto del Pd. Un calo costante quello del M5S che va avanti da alcune settimane e che assume contorni pesanti rispetto al quasi 33 per cento ottenuto dai grillini il 4 marzo del 2018. Una situazione che non può che acuire ulteriormente le tensioni all’interno del Movimento.
Se Atene piange, a ridere ancora è invece Sparta: il primo partito resta infatti la Lega di Matteo Salvini, che cresce salendo dello 0,2 per cento e arriva al 33,9 per cento. Forza Italia scende ancora all’8,6 per cento, mentre Fratelli d’Italia risale al 4,4 per cento.Di Battista agli attivisti: “Rispettate il mio silenzio. Del Movimento non parlo”