C’è un’inchiesta, quella andata in scena a Reggio Emilia e che ha alzato il sipario sugli orribili abusi subiti da parte di alcuni bambini strappati alle rispettive famiglie con l’inganno e sottoposti a vere e proprie torture, che ha suscitato l’ovvio sdegno degli italiani. Un’indagine che ha visto coinvolte una ventina di persone, tra le quali il sindaco di Bibbiano. E sulla quale soltanto ora, dopo tante indiscrezioni, i magistrati stanno facendo piena chiarezza. Un processo che però, a tratti, fa storcere il naso.
Misteri di ben altra natura riguardano invece il ruolo del sindaco di Bibbiano, Pd. Ridimensionate le accuse nei suoi confronti: “Risponde solo di abuso d’ufficio e falso. Gli viene contestato di aver violato le norme sull’affidamento dei locali dove si svolgevano le sedute terapeutiche, ma non è coinvolti nei crimini contro i minori “. E meno male, viene da aggiungere. Scatta, però, automaticamente una seconda domanda: perché allora tanto clamore intorno al suo coinvolgimento?
Attraverso i social, in tanti hanno avanzato il dubbio che fosse stato infilato dentro in fretta e furia, con tanto di arresto, per dare un connotato politico che rendesse ben più “di peso” la vicenda. Non a caso, molti politici di destra (tra i quali il vicepremier Salvini) hanno subito puntato il dito sul caso, ricorrendo a espressioni come “sistema Pd” e via dicendo. Tutto falso, a quanto pare. Tutto però già dato in pasto ai giornali.L’assurdo caso di Great: gareggia in maglia azzurra, batte i record ma non è italiana