A chi azzarda parallelismi tra la sua carriera politica e quella di Matteo Renzi, indicato da più parti come il suo successore, Berlusconi ha sempre replicato seccato che no, i due non hanno poi molto in comune. Eppure nella testa del Cavaliere la figura dell’ex premier deve occupare uno spazio non proprio irrilevante, considerando che il pensiero continua a correre lì, come dimostrato da un lapsus avuto a Bruxelles, a margine dell’audizione del commissario designato all’Economia Paolo Gentiloni.
A stretto giro, una nota di Forza Italia ha precisato che “è invece la Lega e non Italia Viva il partito che il presidente Berlusconi si augura possa entrare nella famiglia dei Popolari o comunque avere buoni rapporti con il Ppe”. Nel suo intervento, Berlusconi ha sottolineato inoltre che “per quanto riguarda la Lega”, un alto dirigente del partito, probabilmente Giancarlo Giorgetti, “ha fatto delle affermazioni: ‘Siamo molto in sintonia con le posizioni della Csu della Baviera’. Quindi io sto lavorando in questa direzione”.
Ma il presidente del Ppe Joseph Daul ha sbarrato la strada ad un eventuale ingresso del Carroccio: “In politica tante cose si dicono, poi si cambiano. C’è qualcuno che è sempre coerente con se stesso: non so se il popolo apprezzi, io mi ritengo tra questi”.Bergoglio sceglie Pignatone: sarà il presidente del Tribunale del Vaticano