Una serie di perquisizioni eseguite dalla Guardia di Finanza su un caso che riguarda molto da vicino la Lega, l’indagine della procura di Genova per i famosi 49 milioni confiscati in via definitiva al partito oggi guidato da Matteo Salvini. Le verifiche, secondo quando scrive La Repubblica, riguardano in particolare l’Associazione Maroni presidente: i finanzieri si sono mossi a Milano, Lecco e Monza, presso la
‘Boniardi Grafiche’ di Milano e la ‘Nembo srl’ di Monza (allo stato cessata), due società che hanno prestato i loro servizi per le campagne elettorali della Lega.
Il processo, molto discusso, si era concluso lo scorso 6 agosto con una sentenza della Cassazione che ha dichiarato prescritti i reati per Umberto Bossi e per il tesoriere Belsito ma aveva confermato la confisca dei 49 milioni. L’ipotesi su cui stanno ora lavorando i magistrati genovesi riguarda il presunto riciclaggio di parte di quei fondi, che da settembre il partito sta restituendo allo Stato a rate.
Secondo i pm, parte dei 49 milioni sarebbero stati fatti sparire in Lussemburgo attraverso la banca Sparkasse di Bolzano e poi fatti rientrare, in parte, subito dopo i primi sequestri disposti della procura. La banca ha invece sempre sostenuto che quei fondi (circa 10 milioni) fossero soldi dello stesso istituto, slegati dal partito.Salerno, il presepe cambia volto: Gesù ora nasce su un barcone di migranti