Uno dei temi più caldi, da anni a questa parte, del dibattito politico. Presentato come una vera e propria emergenza da chi vuole cavalcare l’onda per ottenere facili consensi elettorali. E però, in realtà, dalle cifre tutt’altro che drammatiche. Perché dati alla mano, l’emergenza migranti in Italia non esiste: poco più di 10 mila gli sbarchi in un anno, meno di 100 mila le persone accolte nelle strutture in tutta Italia. In totale, una spesa inferiore ai 5 miliardi l’anno, pari solamente allo 0,25% del Pil.
A fornire i dati sul fenomeno migranti è direttamente il Cruscotto statistico del Viminale. Le cifre, aggiornate a metà dicembre 2019, comprendono tutti gli sbarchi registrati in Italia durante l’anno, ai quali vanno poi aggiunti i cosiddetti “sbarchi fantasma”, le persone arrivate in Italia senza essere identificate e quindi conteggiate. I migranti arrivati in Italia durante l’anno sono 11.097 persone, in netto calo rispetto agli anni passati (-52,02% il confronto con il 2018.) Per quanto riguarda la nazionalità delle persone sbarcate, la maggioranza viene dalla Tunisia (poco più di 2.500), poi dal Pakistan, dalla Costa d’Avorio e dall’Algeria.
Sempre il Cruscotto statistico del Viminale riassume i migranti accolti per Regione nei vari centri di accoglienza. In totale si tratta di 92.891 persone, in calo di oltre 2 mila unità rispetto alla fine di novembre. Il numero più alto è ospitato in Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Lazio e Piemonte. L’Italia spende tra i 4 e i 5 miliardi l’anno per la gestione dei migranti: una cifra che viene fuori mettendo insieme tutte le spese, dai salvataggi in mare all’accoglienza. Cifre che secondo il Def del 2018 corrispondo allo 0,25% del Pil, un valore che stando alle previsioni sarebbe dovuto salire di pochissimo nel corso dell’anno appena concluso (+0,02%).Nasce senza gli occhi, la madre lo abbandona: ora Sasha ha trovato una nuova famiglia