Una scena che farebbe quasi ridere, non fosse così drammatico il momento. E invece suscita rabbia e indignazione per il modo in cui alcuni italiani, non la maggioranza fortunatamente, stanno vivendo l’emergenza coronavirus. L’episodio arriva da Cassino, in provincia di Frosinone, dove in quartiere popolare una trentina di persone, tutti vicini di casa, hanno deciso di organizzare una grigliata sul tetto del palazzo di casa.
Sul posto sono giunti in massa polizia, carabinieri e guardia di finanza. La loro vista ha scatenato un fuggi fuggi generale. Venti delle trenta persone che stavano partecipando al barbecue sono riusciti a nascondersi nelle proprie abitazioni. Non sono invece riusciti a evitare la denuncia dieci sfortunati, che sono stati denunciati per aver violato il decreto del presidente Conte che vieta di uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute e necessità.
Finito qui? Macché:  dopo essere stati denunciati, i dieci che non sono riusciti a fuggire hanno deciso di farsi giustizia contro i vicini di casa gamba lesta, tirandoli fuori dalle loro abitazioni e prendendoli a calci e pugni per vendicarsi. Una storia che ha dell’incredibile e che fa rabbia, oltre che tanta tristezza.Il governo prepara altre strette: “Pronti a vietare lo sport all’aria aperta”