Una polemica che si trascina da mesi, quella che vede Giorgia Meloni e Matteo Salvini rifiutare ogni occasione d’incontro proposta dal premier Giuseppe Conte chiedendo di poter conferire con lui soltanto nelle sedi opportune, quelle “istituzionali”. Salvo poi però continuare a dire “no” a ogni invito ricevuto adducendo di volta in volta motivazioni diverse. E tutt’altro che convincenti. 
“Io non vado da nessuno fino a che questo chiacchierone – ha detto Salvini riferendosi al premier – non paga le casse integrazioni promesse e non permette alla gente di lavorare e viaggiare in tranquillità”. Aggiungendo poi: “Noi non siamo a disposizione di nessuno: prima il signor Conte paga la cassa integrazione a chi la aspetta da mesi e sblocca i cantieri che in questo momento stanno sequestrando decine di migliaia di lavoratori sulla A7, e poi ne parliamo”. Niente da fare, dunque, ancora una volta. Il faccia a faccia è saltato. E ormai non fa quasi nemmeno più notizia. C’è, però, un dettaglio.
A chi gli rinfacciava l’ennesimo rifiuto, Salvini ha precisato di “non aver ricevuto alcun invito da Conte”. Con Palazzo Chigi a ricordare, rapidissimo, come invece tutto il centrodestra fosse stato contattato per un incontro alle 18 di giovedì 9 luglio a Palazzo Chigi. Con telefonate partite anche a Lega e Fratelli d’Italia. Non a caso anche la Meloni, poco prima, aveva detto di voler “riflettere con gli alleati” sull’opportunità di andare o meno. Quindi invito c’è stato, e per tutti. Salvini compreso. E allora sorge un sospetto: non è che si tratta soltanto di una scusa per evitare ancora una volta Conte?Tasse, Salvini nella bufera: “La sua proposta è un regalo agli evasori”