Continuano le polemiche in Parlamento, dopo che nei giorni scorsi era stato il fronte dei “negazionisti del coronavirus” a finire nella bufera soprattutto dopo le parole del tenore Andre Bocelli. Il deputato e critico d’arte Vittorio Sgarbi ha continuato infatti a portare avanti la sua battaglia contro l’uso della mascherina, negando che possa essere una misura di protezione utile contro il Covid e scatenando ancora una volta la rabbia di tanti utenti.
Arcuri aveva detto che il suo ufficio avrebbe fornito “ogni giorno 11 milioni di mascherine chirurgiche gratuite, ogni giorno, a tutto il personale scolastico e non scolastico”. Sgarbi ha quel punto prendendo la parola ha obiettato che “sarebbe fondamentale che un bambino sapesse se quella mascherina serve o se è addirittura dannosa”, e ha aggiunto che “dato che nessuno mi ha dato regole, porto la stessa mascherina da almeno un mese, senza cambiarla. E né voglio cambiarla”.
“La mascherina è un simbolo, non è un dato reale – ha aggiunto Sgarbi – Nessun medico ci ha detto di indossarla. Alcuni medici ci hanno detto espressamente che serve solo in ambito sanitario. Dobbiamo prendere per il culo i bambini?”. A quel punto il presidente della Commissione ha invitato il parlamentare del gruppo Misto alla calma. Ma Sgarbi ha replicato utilizzando un linguaggio scurrile. A quel punto la seduta è stata interrotta.Luigi Gallo, deputato del Movimento cinque stelle e presidente della commissione Cultura a Montecitorio ha denunciato l’episodio su Twitter: “Ancora una volta Sgarbi utilizza il Parlamento e la commissione Cultura come suo palcoscenico personale per poi proseguire con la giostra delle ospitate Tv a danno del Paese, della scuola e della chiarezza che l’istituzione deve fornire alle famiglie in un momento così delicato”.
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