Il vaccino? Appena sarà disponibile potrà essere somministrato dal medico di base, in farmacia o con delle unità mobili che consentiranno di raggiungere le zone più impervie. A dirlo è il commissario straordinario Domenico Arcuri, che ha illustrato il piano per le cure anti-Covid durante l’audizione alle commissioni riunite Trasporti e Affari sociali della Camera. Parole arrivate dopo quelle di Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e membro del comitato tecnico scientifico (Cts), che aveva parlato della data di avvio.
Quanto alle somministrazioni, il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri ha fornito alcuni dettagli: “Nell’ambito del piano vaccini, c’è un sistema informativo che prevede alcune fasi fondamentali, che sono la distribuzione e il tracciamento del vaccino man mano che viene movimentato sul territorio: per questo è prevista la prenotazione, l’accettazione e l’erogazione. Ci sarà anche farmacovigilanza, follow up e l’integrazione con i sistemi sanitari nazionali e con le anagrafe vaccinali, che hanno una dimensione regionale. Il team di somministrazione sarà composto da un medico e quattro infermieri oltre a personale amministrativo e operatori socio sanitari”.
Quanto ai tempi, Arcuri ha confermato ciò che aveva anticipato Locatelli: “A cavallo tra il secondo e il terzo trimestre del prossimo anno saremo potenzialmente in condizione di vaccinare la totalità della popolazione. In merito all’immunità di gregge gli esperti scientifici ci dicono che almeno il 60% dei cittadini dovrà essere vaccinato. Noi auspichiamo che anche grazie a una campagna di comunicazione massiva si possano superare le remore che ci sono, non so bene quanto, rispetto alla ritrosia a sottoporsi al vaccino”.I Cinque Stelle perdono pezzi a Bruxelles: 4 europarlamentari lasciano il Movimento