Felice per la scelta di Mattarella di incaricare Mario Draghi, ma segnato da mesi che lo hanno visto bersaglio di pesanti attacchi. Così Matteo Renzi si descrive in un’intervista rilasciata a Repubblica, settimane dopo aver dato il via a quella crisi di governo che ha portato alla fine del Conte bis. Scelta sembrata incomprensibile anche a molti italiani, che continuano a penalizzare fortemente Italia Viva nei sondaggi sulle intenzioni di voto. Ma sintetizzata così dal Rottamatore: “A chi mi domanda perché la crisi rispondo semplice: se dobbiamo spendere 200 miliardi di euro preferisco li spenda Draghi che Conte”.
Draghi sarà poi il naturale candidato alla presidenza della Repubblica? “La legislatura durerà fino al 2023 – è stata la risposta di Renzi Quanto al capo dello Stato deciderà il Parlamento tra un anno. Ora preoccupiamoci di dare la fiducia al governo e lasciamolo partire per la sua navigazione”.
Renzi non ha mancato di lanciare una stoccata al Pd: “La linea politica del Pd in questa crisi per me è inspiegabile. Potevano svolgere una funzione di mediazione, di equilibrio, di rilancio. Hanno scelto di appiattirsi sulla posizione ‘O Conte o voto’. C’è chi sostiene che Zingaretti e Bettini avessero una raffinata strategia in testa. Evidentemente era talmente raffinata da sembrare inesistente”. E il futuro del suo partito? “Italia Viva crescerà come punto di riferimento di chi non si allinea all’accordo Pd-M5S-Leu e di chi non vuole morire sovranista. Dal punto di vista personale, invece, voglio rifiatare. Ho vissuto con molto dolore l’aggressione mediatica di queste settimane: l’odio e il pregiudizio non mi avevano mai fatto male come stavolta, devo confessarlo”.Conte abbraccia Draghi e spinge i 5Stelle a supportarlo: “Sia un governo politico”