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Alluvione, in Romagna scatta l’allarme sanitario: cosa sta succedendo

In Romagna l’enorme massa d’acqua che ha provocato l’alluvione adesso non fa più paura. Ma questa mattina il Comune di Ravenna ha diffuso sui social un vademecum dell’Ausl intitolato ‘Indicazioni e norme di comportamento sanitarie per cittadini e volontari’. La preoccupazione è che le acque che hanno allagato il territorio nei giorni scorsi possano essere contaminate da sostanze chimiche, da rifiuti agricoli e industriali o dai reflui che provengono dalle fogne. Il rischio per la salute dei cittadini è considerato alto, per questo è scattato l’allarme sanitario.
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Alluvione: in Romagna scatta l’allarme sanitario

Allarme sanitario che avrà i suoi primi effetti venerdì 26 maggio nel Comune di Conselice, dove sono già in programma per i residenti vaccinazioni antitetaniche senza appuntamento. Ad ogni modo, dopo l’alluvione che ha colpito anche la Romagna, i medici raccomandano ai cittadini di lavarsi con frequenza le mani per evitare infezioni gastrointestinali, e di utilizzare la mascherina Ffp2 se si entra in contatto con superfici coperte da muffe.
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Tra le norme di comportamento adottate con questo allarme sanitario dovuto all’alluvione in Romagna ci sono quella di “indossare sempre stivali o calzatura robusta per proteggervi. Evitare ciabatte e infradito”. Oppure di “indossare i guanti quando si prevede il contatto e aver cura di lavare bene le mani con sapone e acqua corrente, al termine. Evitare di toccare viso, bocca e occhi con le mani non pulite. Lavare sempre le mani dopo ogni contatto con acqua e terreno, compreso animali bagnati”.

Altra regola da seguire durante questo allarme sanitario è quella di “evitare che i bambini giochino col fango e con l’acqua. I vestiti contaminati da fango e liquami devono essere lavati in acqua calda”. La Ausl della Romagna segnala inoltre che “è necessario essere in possesso di vaccinazione antitetanica in corso di validità (ultima dose di richiamo entro gli ultimi 10 anni)”. La stessa Ausl precisa inoltre che quando l’alluvione “impatta” sulle fogne, c’è un maggior rischio di contrarre infezioni gastrointestinali: vomito e diarrea.

Infine, “con il passare dei giorni l’acqua e l’umidità possono dare origine a muffe e spore pericolose per la salute. Cercare di arieggiare il più possibile le zone della casa colpite dall’alluvione, per favorire l’asciugatura di pareti e pavimenti. È importante mantenere una corretta ventilazione anche durante le attività di pulizia. E proteggere, quando possibile isolandole, eventuali zone incontaminate dalla diffusione di polvere, muffa e spore. Nel caso di contatto ravvicinato con superfici coperte da muffe coprirsi naso e bocca con un panno o meglio con una mascherina meglio se Ffp2″.
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