Tensione alle stelle tra Italia e Francia, non tra le fila di un Movimento Cinque Stelle che si mostra invece molto sereno di fronte alla possibilità di veder peggiorare, e parecchio, le relazioni con i cugini al di là delle Alpi. La convocazione dell’ambasciatrice italiana a Parigi non fa paura. La linea, piuttosto, è quella di proseguire nel solco tracciato da Di Battista e Di Maio con le loro dichiarazioni al veleno, con quelle accuse (“impedite lo sviluppo e favorite la partenza dei profughi”) che hanno fatto clamore.
Prima dell’appuntamento già sottolineato in rosso in agenda, d’altronde, i Cinque Stelle avranno altri due importanti banchi di prova, le regionali in Abruzzo e Sardegna. Tirando le somme, l’idea è quella di offrire agli elettori un’immagine forte, anche sul tema dell’immigrazione. Allontanandosi dalle posizioni di Salvini senza però mostrare per questo minore determinazione. Una linea che non piace a tutti.
Resta, infatti, del malumore all’interno dei ranghi pentastellati. In particolare, a mostrare insofferenza sono i rappresentanti del Movimento più vicini a Roberto Fico, per niente convinti dalle strategie adottate dai vertici dei Cinque Stelle. Il timore è che la linea dura possa costellarsi di errori di qui alle elezioni, favorendo quel Salvini che sembra molto più a suo agio nel mostrare il suo volto più determinato, soprattutto sull’immigrazione.“Fascisti e cogl***”. Gino Strada attacca, Salvini risponde. Il duello che infiamma il web