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Ballottaggi, processo alla Meloni: “Debacle, deve spiegare”

Le urne dei ballottaggi delle elezioni Comunali si sono appena chiuse, ma i risultati delle grandi città sembrano già scritti sulle prime proiezioni. Vittoria netta dei candidati di centrosinistra su quelli di centrodestra sia a Torino che a Roma. Nel capoluogo piemontese, Stefano Lo Russo è dato circa 20 punti avanti rispetto al suo sfidante Paolo Damilano. Stesso discorso nella Capitale, dove Roberto Gualtieri sembra ormai certo della poltrona di sindaco. Distanza abissale quella di Enrico Michetti.

Meloni e Salvini sconfitti ai ballottaggi

E allora, durante la maratonamentana su La7, parte il processo in diretta ai veri sconfitti di questa tornata elettorale: Matteo Salvini e Giorgia Meloni. “Il centrodestra ha preso batoste con candidati molto diversi tra loro, ma quello di Torino era il candidato più di sistema. Questo complica l’analisi della sconfitta del centrodestra”, afferma preoccupato il direttore de Il Tempo Franco Bechis.

“Se c’è una persona che conosce benissimo Roma e la realtà della destra a Roma è Giorgia Meloni. – punta invece il dito contro la leader di Fdi il fondatore del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro – La mia è una domanda da giornalista, non ho un’opinione su questo. Mi piacerebbe capire, e forse adesso lo potrà dire, per quale motivo è andata a sbattere il muso, scusate l’espressione, con un candidato in cui non credeva. Perché lei conosce Roma e conosce anche l’umore dell’elettorato romano”.

Il processo mediatico alla Meloni lo prosegue poi Alessandro De Angelis. “Questo voto è una debacle per Giorgia Meloni, parliamoci chiaro. – sentenzia il vicedirettore dell’Huffington Post – È una debacle perché certamente ha sbagliato il candidato. Lo ha imposto ma si è rivelato palesemente inadeguato ai limiti dall’essere goffo. Una campagna di gaffe. E non si è candidata innanzitutto lei. Cioè la prima scelta è stata questa. E non è un fatto banale. Noi fino a qualche tempo fa descrivevamo Giorgia Meloni come una sorta di Re Mida che trasformava in oro tutto quello che toccava. Ma nel momento in cui si poneva la sua consacrazione a leader ha sbagliato la partita di Rom dove è nata e cresciuta”, conclude il giornalista.

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