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Barbara Spinelli attacca Letta: “Invasione Ucraina non è 11 settembre”

Anche Barbara Spineli finisce nel tritacarne mediatico e social scatenato dalla guerra in Ucraina. La scrittrice e giornalista, figlia di quell’Altiero Spinelli, considerato uno dei ‘padri’ dell’Unione europea, pubblica un articolo sul Fatto Quotidiano. La Spinelli ha l’ardire di accusare Europa e Usa di “incapacità” nella gestione dei rapporti con la Russia dopo la caduta dell’Urss. Ma la giornalista ne ha anche per il segretario del Pd, Enrico Letta, che ha paragonato l’invasione russa agli attentati dell’11 settembre negli Stati Uniti. Posizione scomoda che le fa guadagnare l’applauso dell’ambasciata russa in Italia. Ma che le costa soprattutto una bufera social scatenata dal Pd.

Barbara Spinelli

“Paragonando l’invasione russa dell’Ucraina all’assalto dell’11 settembre a New York, Enrico Letta ha confermato ieri in Parlamento che le parole gridate con rabbia non denotano per forza giudizio equilibrato sulle motivazioni e la genealogia dei conflitti nel mondo. – attacca Barbara Spinelli sul quotidiano diretto da Marco Travaglio – Le motivazioni dell’aggressore russo, anche se smisurate, sono non solo ben ricostruibili, ma da tempo potevano essere previste e anche sventate. Il disastro poteva forse essere evitato se se Usa e Ue non avessero dato costantemente prova di cecità, sordità e di una immensa incapacità di autocritica e di memoria. È dal 2007 che l’incendio era annunciato”.

“Un’analisi delle ragioni del conflitto. Da leggere”, si limita a twittare l’ambasciata russa in Italia sul suo account Twitter ufficiale. “Ricordo durante la guerra in Jugoslavia una Barbara Spinelli così ferocemente filo Nato e Occidente da firmare appelli in stile Henry Levy e Glucksmann sui nostri valori. Adesso scrive sul Fatto e diventa anti Usa e Occidente. Peccato! E si vede difesa da Travaglio”, la attacca invece il collega Gianni Riotta.

“Spiace ci siano in Italia un quotidiano, il Fatto, e una giornalista, Barbara Spinelli (figlia del grandissimo Altiero, uno dei padri dell’Europa) che si prestano alla propaganda russa per giustificare la guerra di Putin. Tanto da essere presi a riferimento dall’ambasciata russa”, affonda il colpo il Dem Marco Di Maio. Da notare che, comunque sia, il pezzo della Spinelli divide, visto che sono in molti sui social a difendere la sua posizione.

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