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Berlusconi boccia Salvini e Meloni: “Loro premier? Non scherziamo”

All’indomani del suo 85esimo compleanno, un Silvio Berlusconi pimpante torna alla carica decidendo di rilasciare un’intervista al quotidiano La Stampa (poi smentita dal suo staff). Il leader di Forza Italia dice la sua sulla attuale situazione politica italiana. A colpire è soprattutto la previsione sul possibile arrivo al Quirinale di Mario Draghi. In quel caso, però, a suo giudizio le porte di Palazzo Chigi rimarrebbero chiuse sia per Matteo Salvini che per Giorgia Meloni. Uno schiaffo alle aspirazioni politiche dei suoi alleati di centrodestra.

Berlusconi boccia Salvini e Meloni

“Finalmente mi sento in forma. – rivela Berlusconi al cronista – E sa qual è la buona notizia di oggi? È che forse già da lunedì prossimo i medici mi daranno via libera per tornare a Roma, dove voglio riprendere subito a lavorare, per rilanciare Forza Italia e per unire il centrodestra”. Secondo lui, però, “non è solo il centrodestra che è in difficoltà, è tutta la politica italiana che è in confusione totale. Anzi, le dirò di più: lo è tutta la politica internazionale”.

A detta di Berlusconi, la soluzione migliore per il centrodestra italiano sarebbe la formazione di un partito unico. Con le due anime, quella moderata di Forza Italia, e quella populista di Lega e Fdi, che così troverebbero il giusto bilanciamento. “Nelle democrazie mature di tipo anglosassone, le idee del centro e della destra democratica sono espresse da un solo partito. Come i Repubblicani negli Stati Uniti o i Conservatori nel Regno Unito”, puntualizza il Cavaliere.

Poi, la vibrante stoccata agli alleati. “Senta, siamo sinceri. – si sbottona Berlusconi – Ma se Draghi va a fare il presidente della Repubblica poi a chi dà l’incarico di fare il nuovo governo? A Salvini? Alla Meloni? Ma dai, non scherziamo”. Battute finali dell’intervista riservate al caso Morisi. “Chiaro che questa vicenda è un danno per Salvini e per la Lega. – afferma – Quando c’è di mezzo la droga, poi, ci si fa sempre del male. Però se andiamo a vedere bene, alla fine il caso politico non esiste. Stiamo sempre a parlare di lesbiche e di omosessuali. In fondo Morisi che ha fatto? Aveva solo il difetto di essere gay”.

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