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Berlusconi blinda Draghi e rivendica il Mattarella bis: “Tutto merito mio”

È un Silvio Berlusconi ottimista e a tutto campo, quello che si lascia intervistare dal Corriere della Sera. Il leader di Forza Italia rassicura innanzitutto sulle sue condizioni di salute. Poi, incalzato dalle domande del giornalista, rivendica con orgoglio sia la decisione di puntare sul bis di Sergio Mattarella al Quirinale, sia quella di garantire stabilità al Paese attraverso la conferma di Mario Draghi a Palazzo Chigi.

Berlusconi, Draghi e Mattarella

Per prima cosa, Berlusconi rassicura sulle sue condizioni di salute dopo il lungo ricovero in ospedale dei giorni scorsi: “Ho passato prove più dure, in questo caso si è trattato di un malessere fastidioso”. Poi sottolinea che il ritiro dalla corsa al Quirinale è stata una sua decisione “dopo un’approfondita riflessione. Ho rinunciato semplicemente perché da due anni sto lavorando per l’unità politica e morale della Nazione in un momento di emergenza. Ho ritenuto fosse più utile all’Italia evitare che sul mio nome si consumassero polemiche o lacerazioni inopportune”.

Sul suo no a Draghi al Colle, Berlusconi pensa che tra loro due ci sia “tutt’altro che mancanza di sintonia. Anzi è stato proprio il mio apprezzamento per il lavoro che il presidente Draghi sta svolgendo a Palazzo Chigi che mi ha indotto a ricercare soluzioni all’insegna della stabilità, che consentisse al governo di operare serenamente”. Sulla candidatura di Pierferdinando Casini, invece, “la sua indicazione da parte di Enrico Letta non trovava sufficiente consenso tra le forze politiche. Quindi – ecco la notizia – ritenendo necessario garantire la stabilità del governo e del Paese, ho chiamato il presidente Mattarella chiedendogli la disponibilità ad essere votato”.

Parlando invece dell’alleanza di centrodestra, Berlusconi ricorda che “esiste perché io l’ho resa possibile dal 1994. Non cambio certo idea oggi, ma non cambio idea neanche sul ruolo di Forza Italia, una forza di centro senza la quale non si vince e che deve avere un ruolo trainante. Quando l’emergenza sarà superata si dovrà tornare ad alleanze tra forze politiche omogenee. Ma quel momento non è ancora arrivato e Draghi deve avere tutto il tempo necessario per completare il suo lavoro”, conclude.

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