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Bersani senza freni a Dimartedì: “E poi abbiamo Salvini che rompe i cog***”

Pier Luigi Bersani è tra gli ospiti principali dell’ultima puntata di Dimartedì. L’ex segretario del Pd risponde punto per punto alle domande del conduttore Giovanni Floris. Bersani dà anche spettacolo quando commenta con una parolaccia il ruolo di Matteo Salvini nel governo Meloni. Il leader della Lega non sarebbe altro che un ostacolo anche per il presidente del Consiglio.

Bersani a Dimartedì

“Quando una guerra diventa cronica può sempre partire l’incidente. I missili non sono intelligenti, gli uomini devono essere intelligenti”, dichiara Bersani in riferimento alle schegge di missile cadute in territorio polacco. “Come ti viene di distinguere i sani dai malati? Come ti viene di fare la selezione? Agghiacciante”, attacca poi il governo commentando la recente crisi dei migranti nel porto di Catania.

Floris gli mostra un cartello che riporta le impressioni della stampa tedesca sull’Italia. “La post fascista Meloni dopo appena tre settimane è già isolata?”, si chiede Der Spiegel. “Il governo ha appena iniziato a lavorare e già attacca diritti democratici e libertà”, scrive il Frankfurter allgemeine zeitung. “Quando la politica prevale sul governo c’è poco da fare. Abbiamo un presidente del Consiglio totus politico, e poi abbiamo Salvini che rompe i cog***. Questo sostanzialmente”, affonda allora il colpo Bersani.

Poi il discorso vira sul caso del giorno, le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute Gemmato sui vaccini. “Io veramente mi incaz** perché uno che governa, lasciamo stare se è un no vax, non può raccontare balle. – sbotta l’ex segretario del Pd – Perché loro non possono non sapere. Perché ci sono dati dell’Istituto superiore di sanità, ci sono dati internazionali certificati. Noi all’inizio siamo stati quinti per mortalità. Poi l’anno dopo siamo diventati 53esimi. A conclusione dei tre anni noi siamo al 25esimo posto, non al primo. Pur essendo il Paese che per primo in Occidente ha avuto il virus. Stanno raccontando, compresa la Meloni, che noi siamo stati i primi per mortalità sapendo di mentire perché vogliono il consenso”, conclude Bersani.

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