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Bibbiano, il sindaco ora querela tutti: denunciato anche Di Maio

Il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, sospeso e attualmente ai domiciliari per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sugli affidi in Val d’Enza, ha presentato una querela segnalando 147 fra post e mail dal contenuto ritenuto offensivo o minatorio nei suoi confronti. A spiccare c’è un nome su tutti: quello di Luigi Di Maio, che a metà luglio, prima della crisi di Governo e del patto coi dem, diffuse su Facebook un messaggio al quanto duro e ora passibile di denuncia.

“Col Pd non voglio avere niente a che fare. Col partito che fa parte dello scandalo di Bibbiano, con i bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock e mandati a altre famiglie, con il sindaco Pd che è coinvolto in questo, non voglio avere niente a che fare”. Parole puntualmente rimangiate ma che ora possono costargli caro.

La notizia riportata dalla Gazzetta di Reggio è stata confermata in ambienti investigativi. Il sindaco, indagato per i reati di abuso d’ufficio e falso ideologico, è in attesa della decisione del tribunale della Libertà sul ricorso presentato dai suoi difensori che hanno chiesto la revoca dei domiciliari. In un altro filone si attende sempre dal tribunale la decisione su un ricorso della Procura che aveva chiesto gli arresti domiciliari negati però dal gip.

Sull’inchiesta “Angeli e Demoni” si continua a dare battaglia anche in Parlamento con due interrogazioni presentate alla Camera, dal deputato leghista Paolo Tiramani e la grillina Carmen di Lauro. Nel mirino la Rai. “Vogliamo conoscere nel dettaglio il tempo e lo spazio dedicato alle vicende di Bibbiano nei telegiornali e nella programmazione delle reti pubbliche: non sembra che la copertura mediatica offerta sia stata adeguata in termini di tempo e di analisi”.

Ieri mattina, intanto, è andata in scena l’ennesima manifestazione di protesta sul sistema dell’affidamento dei minori. Davanti al municipio una decina di persone, vigilate dalla Digos, si sono esposte a sostegno di una mamma che ha denunciato la sottrazione – a suo dire illecita – della figlia.

Il premier Conte nel suo discorso per la fiducia all’esecutivo-bis aveva detto che sul tema degli affidi il governo si sarebbe impegnato a fare una riforma, sorvolando sul caso specifico di Bibbiano.

 

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