Un’aggressione violenta, in cinque contro uno. Loro, il gruppo, militari dell’esercito stanziati a Bologna e in quel momento fuori servizio. Dall’altra parte lui, un ragazzo di 29 anni originario del Ghana, che come ogni sera stava lavorando in una pizzeria di fronte alla stazione. Apostrofato più volte come “negro di merda” secondo quando raccontato dalla vittima, alla quale i militari hanno urlato a più riprese insulti per poi passare alle mani. 
Pochi attimi e la situazione degenera. “Il primo colpo me lo hanno dato alle spalle, da infami” è la ricostruzione della vittima che, per evitare ulteriori problemi, si era poi rifugiati dietro al bancone della pizzeria. Ma il gruppo, con due dei cinque soggetti più aggressivi degli altri, lo aveva inseguito fin dentro. Nella rissa, il vetro del bancone della pizzeria era rimasto danneggiato. Alla fine, era arrivata sul posto la polizia.
Il ragazzo per fortuna non ha riportato gravi ferite ma ha raccontato di essere ancora sotto choc: “Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Mi hanno anche lanciato una sedia contro. Vivo in Italia da 15 anni. Qui ho studiato e adesso lavoro e pago le tasse. Mi dispiace che capitino certe cose”. Le telecamere di sicurezza del locale serviranno ora a confermare la sua versione: “Avevano bevuto un po’ troppo, ma comunque ciò che hanno fatto non è giustificabile. Mi auguro che abbiano almeno l’intelligenza di venire a scusarsi e riparare il danno”.Lo strano caso dell’aggressione alla fan della Meloni: alla polizia non risulta