Il bonus pubblicità per le imprese, in vigore dal 2018, è uno dei provvedimenti del governo Gentiloni più apprezzati. Almeno, così si direbbe dall’attenzione che desta ogni nuova notizia su questo argomento. In questo articolo proviamo a fare una sintesi di tutto quello che c’è da sapere sul provvedimento per poterne usufruire appieno. Insomma una guida, il più completa possibile e aggiornata ad ogni nuova notizia, al bonus pubblicità imprese 2018.
Bonus pubblicità 2018: cosa dice il decreto attuativo
Il decreto attuativo del bonus pubblicità 2018, firmato lo scorso 22 maggio 2018 dal governo uscente, definisce puntualmente cosa i titolari d’impresa devono fare per poter usufruire dell’agevolazione fiscale. Innanzitutto occorre chiarire che il bonus si configura come un tax credit per investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali. E’ bene ricordare, inoltre, che sarà possibile accedere all’incentivo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale (imminente ma non ancora avvenuta) e fino al novantesimo giorno. L’agevolazione fiscale per la spesa pubblicitaria 2018 consiste in un credito d’imposta al 75% sugli investimenti incrementali almeno dell’1% rispetto all’anno precedente: l’incremento deve riguardare il medesimo mezzo di informazione. Per le campagne pubblicitarie effettuate fra il 24 giugno e il 31 dicembre 2017, il riferimento è l’analogo periodo del 2016. Viene dunque recepita la contestazione del Consiglio di Stato sul provvedimento: niente bonus pubblicità se non c’è una base storica su cui misurare l’incremento minimo dell’1%.