Vai al contenuto

Bossi umilia Salvini: “Non è un uomo”

Umberto Bossi partecipa ad una riunione al Pirellone, sede della Regione Lombardia, e decide di sparare a zero contro Matteo Salvini. Soltanto qualche giorno fa l’ex segretario della Lega aveva dato vita al Comitato Nord insieme ad altri leghisti delusi e a due esponenti di peso del Carroccio come Angelo Ciocca e Paolo Grimoldi. Un nuovo movimento politico che si richiama alle origini leghiste contro il partito guidato oggi da Matteo Salvini. Partecipa all’incontro con Bossi anche il governatore lombardo Attilio Fontana, nel ruolo di mediatore, insieme a quattro consiglieri regionali appena espulsi da Salvini dopo la loro adesione al movimento bossiano.

Bossi e Salvini

Ora restano pochi giorni per capire se tra le due anime della Lega sarà rottura definitiva, oppure se sia Bossi che Salvini decideranno di unire le loro forze per sostenere la ricandidatura di Fontana alla guida della Regione. Il quotidiano Repubblica svela anche un presunto retroscena sulle dichiarazioni del senatur, durissimo contro il suo successore. “Salvini non mi parla? È un bambino, non si comporta come un uomo e io sono abituato a parlare con gli uomini”, si sarebbe sfogato così Bossi con i suoi.

“Mi farò promotore con la coalizione di centrodestra della necessità di accogliere anche loro”, dichiara invece il governatore Fontana una volta terminato l’incontro con Bossi. La riunione del Comitato Nord si conclude poi con un comunicato. “Oggi il presidente a vita della Lega Nord Umberto Bossi ha incontrato in consiglio regionale il presidente Attilio Fontana. – si legge nel documento – Una richiesta chiara ed inequivocabile: farsi parte attiva con gli alleati di coalizione al fine di riconoscere il Comitato Nord come lista all’interno della coalizione di centrodestra in appoggio al presidente Fontana”.

Come già accennato, soltanto qualche giorno fa si era tenuta la prima assemblea del Comitato Nord nel palazzo comunale di Lodi. Tra la quarantina di persone presenti c’era anche Angelo Ciocca, divenuto famoso quando, da europarlamentare, si tolse una scarpa e la battè sul tavolo del Parlamento europeo imitando il leader sovietico Nikita Krusciov. “Di questo passo alle prossime Europee la Lega non prende neanche il 4%, non supera lo sbarramento. – aveva avvertito Ciocca – Fdi ci invidia la territorialità, ma se un militante non viene ascoltato dai vertici del partito è chiaro che poi ti sfanc***. Avete presente i violinisti del Titanic? Dicono che va tutto bene, la barca affonda, nel prossimo Consiglio regionale la Lega passerà da 31 eletti a 8-9”.

Potrebbe interessarti anche: Umberto Bossi: l’annuncio dal letto di ospedale

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure