Storica sentenza della Corte di Cassazione sugli autovelox e sulle relative multe. Nell’ordinanza della Corte numero 25544, emessa il 31 agosto scorso, si legge che “è illegittimo il verbale di contestazione della violazione dell’articolo 142, comma 9, del Codice della strada, per eccesso di velocità, nel caso di omesso rispetto della distanza minima di un chilometro tra il segnale di limite di velocità e l’autovelox”. Insomma, se la tanto odiata macchinetta non viene segnalata a dovere e con la giusta distanza, è possibile fare ricorso per non pagare la multa.
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Multa per eccesso di velocità con l’autovelox: la sentenza della Cassazione
La recente sentenza della Corte di Cassazione appena citata ha risolto la causa sorta fra l’Unione dei Comuni e un automobilista che aveva ricevuto una multa di 550 euro per eccesso di velocità, con relativa decurtazione dei punti sulla patente. L’Unione dei Comuni aveva spiegato durante il procedimento che il cartello di segnalazione dell’autovelox era stato piazzato ben prima del chilometro di distanza stabilito dalla legge.

Ma è proprio questo punto che la Cassazione ha contestato, ribadendo che la presenza di un autovelox deve essere segnalata sempre un chilometro esatto prima dell’apparecchio. Per questo motivo la multa per eccesso di velocità è stata cancellata.