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Strage di Brandizzo, arriva la confessione che chiude il caso: “Non me l’avevano ancora data”

Dolore e commozione in tutta Italia per i cinque operai morti in modo orribile nell’incidente ferroviario di Brandizzo. Gli occhi degli inquirenti e dell’opinione pubblica sono tutti puntati su Antonio Massa, il caposquadra ora indagato perché avrebbe dato il via ai lavori sulla linea senza avere ottenuto le necessarie autorizzazioni. Ad inchiodare Massa ci sono la testimonianza di una dipendente di Rfi, il video girato dal collega poi morto Kevin Laganà e un altro filmato ripreso da una telecamera di sorveglianza. Di fronte a questo muro di accuse Massa non ce l’ha fatta ed è crollato rilasciando una confessione sulle sue responsabilità.
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Brandizzo confessione Antonio Massa

A mettere nei guai l’indagato Antonio Massa, già prima della sua confessione, è stato dunque un video. Quello girato dal giovane collega, poi morto, Kevin Laganà. “Ragazzi cominciamo. Quando dico ‘treno’ spostatevi. Quando dico treno andate da quella parte perché i treni passano di là”. Sono le parole pronunciate da Massa che si sentono chiaramente nel video girato da Kevin pochi minuti prima della tragedia. Il 22enne era il più giovane dei cinque operai travolti e uccisi dal treno a Brandizzo. Ha girato il video per circa un’ora mercoledì notte.

Strage di Brandizzo: la confessione di Antonio Massa

Nelle immagini del video girato da Kevin e ora a disposizione della procura di Ivrea, lui e i suoi colleghi sorridono e scherzano tra di loro. “Non abbiamo ancora neanche l’interruzione”, ironizza qualcuno, inconsapevole di quello che sta per accadere. Ma Antonio Massa viene incastrato anche dalla testimone, di appena 25 anni, che la notte del 30 agosto scorso, quando è avvenuto l’incidente ferroviario a Brandizzo, aveva comunicato per ben tre volte di non iniziare i lavori sui binari. Era dalla sala di controllo della stazione di Chivasso che aveva parlato con Massa, il responsabile della sicurezza di Rfi. Secondo quanto si apprende, nonostante le sue chiare e decise istruzioni, Massa avrebbe dato il via libera alla squadra di operai della Sigifer per iniziare a lavorare senza alcuna autorizzazione scritta.

Ora, a mettere quella che sembra la parola fine sulla prima parte delle indagini, arriva anche la confessione di Antonio Massa. Come riporta oggi il Corriere della Sera, dal letto di ospedale dove si trova ricoverato in stato di shock, l’indagato Massa tra le lacrime avrebbe pronunciato queste parole davanti ai magistrati: “No. Non me l’avevano ancora data l’interruzione della linea”.
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