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Cacciato dalla stazione ferroviaria perché nero: la denuncia di Fabiana

Allontanato dalla stazione mentre aspettava il treno perché nero. Ha inevitabilmente suscitato un ampio dibattito la vicenda raccontata da Fabiana Del Giudice sui social, su quanto avvenuto il 9 febbraio alla stazione ferroviaria di Portichetto, dove il compagno Georges Christian, originario del Camerun 13 anni fa, borsa di studio dopo la laurea in Biochimica in vista ella seconda laurea in Medicina, è stato allontanato con toni durissimi dalla sala d’aspetto da un addetto della società di vigilanza. “Sento aprirsi la porta della sala della stazione e…. “Tu! Fuori immediatamente da qui”, ha raccontato Fabiana, ricordando le urla di qualcuno in stazione. A quel punto Georges rispose: “Perché? Sto aspettando il treno!”. Ma il vigilante ha replicato: “Te ne devi andare fuori punto e basta”. A un nuovo tentativo di obiezione: “Ancora? Esci! O chiamo i carabinieri”. Georges provò a dire: “Per favore. Li chiami pure”.

A quel punto Fabiana Del Giudice, la ragazza, una logopedista, si spaventò: “Prego Georges di non controbattere perché quel signore urlava in un modo impressionante. Georges mi dà retta. Torna a casa, quasi come se nulla fosse accaduto”. In realtà per Fabiana qualcosa era accaduto. “Non posso far nulla, ma sento il bisogno di raccontarvi tutta la mia indignazione ma soprattutto tristezza. Non è la prima volta che mi succede e non sarà l’ultima. Eravamo solo io e lui e alla fine…cosa risolvi? No caro Georges! Io non ci sto a questa umiliazione gratuita solo per partito preso. Anzi per colore preso”.
“Nel 2021 – ha concluso la ragazza – siamo arrivati al 5G, esiste una specie di taxi spaziale, sono riusciti ad intercettare il Dna di un dinosauro …. ma un nero seduto sulla panchina ad aspettare è ancora preistoria? Caro vigilante… qualunque sia la tua età, ti auguro di non ritrovarti mai a doverti sentire umiliato (o un tuo figlio) perché sei bianco, seduto su una panchina, con un biglietto, ad aspettare un treno”.
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