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“Vanno sostituite”: al bando le vecchie caldaie, quali (e quando) vanno cambiate

Gli italiani rischiano di dover sostituire la caldaia di casa? Un’ipotesi tutt’altro che assurda, considerando la precisa volontà da parte dell’Unione Europea di dichiarare guerra all’inquinamento ambientale, testimoniata dallo stop ai motori a scoppio e dalla rivoluzione delle “case Green”. In un futuro non troppo lontano, anche le vecchie caldaie potrebbero dunque finire al bando. Per capire i possibili scenari, è sufficiente dare un’occhiata a quanto sta accadendo in Germania, dove ci si è già iniziati a muovere in questa direzione. Un caso destinato a non rimanere isolato. (Continua a leggere dopo la foto)
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La transizione costerà complessivamente alla Germania ben 9 miliardi di euro l’anno nel breve termine. All’Italia anche di più. In Germania stanno ancora discutendo sulla distribuzione dei sussidi, per aiutare la popolazione a far fronte alle spese per la sostizuone della caldaia. Un passaggio ritenuto necessario da Berlino per adeguarsi alla direttiva Ue sulle case Green, che ha imposto a partire da gennaio 2024 il divieto di agevolazioni di Stato per le caldaie alimentate a combustibili fossili (gas, metano, etc.). (Continua a leggere dopo la foto)
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I vecchi modelli, dunque, andranno sostituiti e basta. La presenza in un’abitazione di una caldaia vecchio modello (ad esempio una caldaia a gas) abbassa infatti la classe energetica e di conseguenza anche il valore dell’immobile. I cittadini dovranno dunque provvedere a sostituirle, magari sfruttando le agevolazioni messe a disposizione dal governo. In Italia è previsto un bonus al 50% per interventi di ristrutturazione semplice, riconosciuto per i nuovi impianti di classe A come agevolazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute (per un importo massimo di 30.000 euro). (Continua a leggere dopo la foto)
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A partire dall’estate del 2025, secondo la direttiva Ue, sarà vietato installare caldaie a combustibili fossili (gas, metano, etc.) nei nuovi edifici e negli edifici in ristrutturazione. Sono esclusi dal divieto le caldaie che possono funzionare con combustibili rinnovabili (si parla di biometano o idrogeno) e gli impianti ibridi (come la pompa di calore o la caldaia a condensazione). Tra il 2025 e il 2026, invece, si attuerà il declassamento delle performance energetiche. Il divieto di vendita assoluto della caldaie a gas potrebbe invece scattare dal 2029.