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Morta a 29 anni, gli amici creano “la calza di Raffaella” per i bimbi malati di tumore

Abbiamo letto la storia di Raffaella Ermini. E con molto piacere vogliamo rilanciare l’iniziativa apparsa oggi su Orvietosì.it: ricordare Raffaella aiutando i bambini. La giovane logopedista orvietana è stata travolta e uccisa da un tir nel novembre di due anni fa. In suo ricordo, dunque, verrà raccolto del materiale per i bambini del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. I bambini trascorrono molto tempo in ospedale per le terapie, così all’interno del reparto c’è una scuola che i piccoli ricoverati possono frequentare, come i loro coetanei.

Si legge su Orvietosì.it: “La scuola aiuta i bambini non solo, in termini di continuità didattica, dando loro modo, mentre affrontano una malattia lunga e difficile, di mantenere contatti con l’esterno, ma è anche utile per allentare lo stress legato alle terapie. Il materiale consigliato da donare: libri mandala, colori, calze della befana NON contenenti dolci (caramelle, cioccolata o similari)”. La raccolta termina il 3 gennaio 2020. “Per chi vorrà aiutarci potrà consegnare il materiale a Valerio e Daniele Ermini, Daniela e Luisa Ciuco”.

Raffaella Ermini è morta a seguito di un incidente stradale. Una tragedia per cui è difficile darsi pace. È morta a 29 anni per cambiare una gomma dell’auto. È questo ciò che è successo due anni fa. Raffaella era una capace logopedista che aveva aiutato molti bambini e adulti a ritrovare, o trovare per la prima volta, la parola. Era diretta a Magliano Sabina dove lavorava. Aveva preso l’autostrada del Sole da pochi minuti quando, nel tratto tra Attigliano e Orte, in direzione Roma, si è accorta di avere un problema ad una gomma. Allora si è accostata nella corsia di emergenza. Il tempo di indossare il giubbotto catarifrangente, scendere, chiudere lo sportello, avvicinarsi alla ruota della sua Ford Fiesta ed è avvenuta la tragedia.

Dai rilievi compiuti dalla Stradale la ragazza, dopo essere stata sfiorata dal rimorchio del camion, è stata sbalzata in alto dal vuoto d’aria creato dal passaggio del mezzo pesante finendo violentemente a terra. E proprio all’urto sulla carreggiata sarebbe dovuto il decesso. L’automobilista alla guida del mezzo pesante, un 50enne italiano, si è fermato a prestare i primi soccorsi ma, purtroppo, Raffaella già non c’era più. È morta sul colpo a causa delle profonde ferite riportate nell’impatto. Ma vive nel ricordo di tutti e grazie a lei, oggi, si continua ad aiutare i bambini che ne hanno bisogno.

 

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