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Tremano i ministri big: con il Conte-ter sarà rivoluzione. Chi entra e chi esce

C’è chi entra e c’è chi esce. La crisi di governo mette in crisi i ministri e ora nessuno ha più il posto fisso. Tremano persino i big. Unico a salvarsi dovrebbe essere Speranza. Il gioco dei nomi, delle tessere per comporre un eventuale Conte ter, ripartirà – se ci saranno le condizioni per farlo – da dove si era arenata la trattativa poche settimane fa. Come spiega Annalisa Cuzzocrea su Repubblica, “Roberto Gualtieri è entrato nel mirino per via della gestione del Recovery fund, ma è stato fin qui difeso dalla segreteria dem, che non può certo dare l’idea di sacrificare la testa di uno dei suoi ministri più importanti perché lo chiede l’ex premier, che pure è stato uno dei principali sponsor dell’ex parlamentare europeo durante la nascita del Conte due”.

Per Gualtieri, però, potrebbe aprirsi un’altra strada fuori dal governo: “La candidatura a sindaco di Roma. Sulla quale al secondo turno potrebbero convergere i voti del Movimento 5 stelle, i cui dirigenti sono ormai convinti che Virginia Raggi non possa farcela. Ci sono molte variabili non indifferenti in questo schema, a partire dal ruolo e dal peso di Carlo Calenda, ma al Nazareno se ne parla. Nonostante sia davvero molto difficile, in piena crisi economica, con i ristori ancora da approvare, fare un cambio a via Venti settembre mortificando l’impegno fin qui profuso da Gualtieri. Anche se ad arrivare fosse un supertecnico di comprovata esperienza”.

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In casa dem, si parla anche di uno scambio al governo tra la ministra dei Trasporti Paola De Micheli e Graziano Delrio. La prima diventerebbe capogruppo alla Camera, il secondo tornerebbe al ministero dei Trasporti. “E se per compensare servisse l’ingresso di un’altra donna, sarebbe pronta Roberta Pinotti, magari per tornare alla Difesa e consentire il passaggio di Lorenzo Guerini agli Interni. Ci sono nomi considerati inamovibili, come quello del 5 stelle Luigi Di Maio, che giura di trovarsi benissimo agli Esteri e di non aver intenzione di muoversi da lì”.

In bilico, ovviamente, la ministra della scuola Lucia Azzolina, “invisa al Pd e anche ai renziani: i banchi a rotelle sono ormai uno dei leit motiv preferiti del leader di Iv per attaccare il governo. Aver tenuto duro sulla riapertura delle scuole la rafforza, ma il suo posto è ambito da molti. Altra donna pronta a entrare è Maria Elena Boschi, che con Ettore Rosato dovrebbe rappresentare la quota di nuovi ingressi Iv in un ipotetico nuovo esecutivo. A rischiare più di tutti le loro posizioni, sono due uomini forti del Movimento 5 stelle: Riccardo Fraccaro, che potrebbe dover cedere il suo posto da sottosegretario a Palazzo Chigi al vicesegretario dem Andrea Orlando, e Alfonso Bonafede”.

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