Sono i cani il possibile nuovo alleato dell’uomo nella lotta al Coronavirus. E’ l’idea di Aldo La Spina, direttore tecnico della onlus Medical Detection a Novate Milanese, specializzata nell’addestramento di cani per la diagnosi precoce. “L’olfatto dei cani è incredibile e oggi già li usiamo per scoprire individuare i tumori, con una percentuale di successo del 95 per cento. Noi siamo in grado di addestrare dei cani anti-Covid, in grado di riconoscere anche gli asintomatici. Ci vorrebbe più o meno qualche settimana di preparazione – ha spiegato La Spina -. Quello che manca, al momento, è la possibilità di accesso a una biobanca con campioni del virus e un protocollo medico che metta in sicurezza gli animali e gli operatori durante l’addestramento. Spero che ospedali e istituzioni, finita la fase dell’emergenza, capiscano quanto questo tipo di operazioni potrebbero aiutarci a debellare il virus”.

Come noto, questi animali vengono usati negli aeroporti anche per fiutare la droga grazie al loro olfatto sopraffino. Chiaro, quindi, che anche in questo caso sentano qualcosa: alcuni scienziati, infatti, hanno intuito che i cani possono individuare le persone positive al Covid. Cosa percepiscano, tuttavia, non si sa. Al momento alcuni studiosi sono al lavoro per capire se le persone affette da Covid-19 emanino un odore diverso, ma non ci sono certezze.
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