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Caos passaporti, lunghe attese e partenze cancellate: ecco cosa sta succedendo

Si allungano drasticamente i tempi di attesa per ottenere il passaporto, con tempi di attesa biblici e le lunghe code agli sportelli di tutta Italia. Il caos passaporti sta provocando una valanga di disdette da parte dei viaggiatori impossibilitati così a partire, con un conseguente danno per tutto il comparto turistico. I tempi di attesa per ottenere il passaporto non sono certo mai stati brevi, ma attualmente in alcuni casi si arriva ad aspettare addirittura fino a sei mesi per un appuntamento con gli uffici della questura. Le cause di questo caos passaporti sono tutte da verificare. Intanto gli uffici preposti al rilascio del documento di viaggio, ingolfati da alcuni mesi e in diverse città d’Italia, stanno lavorando a pieno regime, con tanto di open day dedicati al rilascio dei passaporti, ma da Nord a Sud si moltiplicano le file e i tempi di attesa. Le situazioni peggiori si verificano nelle grandi città come Roma, Torino e Milano, ma i ritardi si contano ovunque. Ormai la gestione dei casi urgenti supera di gran lunga la fila ordinaria. Gli uffici cercano di aiutare chi deve partire in tempi brevi e ha fatto richiesta mesi prima, senza ottenere il rilascio del passaporto, una situazione piuttosto comune e difficile da gestire.
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Caos passaporti Italia: Le cause dei ritardi

Ma qual è la ragione che sta dietro a tutti questi ritardi? Per il ministro Piantedosi le cause sono diverse, e le agenzie viaggi denunciano disagi per il settore turistico. “L’incremento delle richieste di rilascio del passaporto elettronico – ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi lo scorso 25 gennaio, nel corso del question time alla Camera – è stato determinato da una pluralità di cause, alcune contingenti, come la fine delle restrizioni post covid, altre di carattere strutturale, come la Brexit e, ancora, per la difficoltà, registratasi soprattutto nei comuni più popolosi, di conseguire in tempi rapidi la carta d’identità, con la conseguenza che il passaporto viene richiesto non solo ai fini dell’espatrio, ma anche per disporre di un documento di identità”.
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Enorme danno per il comparto turistico

Già provato dagli scorsi due anni di pandemia, a danneggiare il comparto turistico adesso ci si mette anche il caos passaporti. Infatti, oltre a rappresentare un disagio per i cittadini, la questione rischia di trasformarsi in un serio danno per le imprese del turismo, visto che in tantissimi ormai sono costretti a rinunciare al viaggio o peggio a desistere dal prenotare la vacanza. Secondo Assoviaggi, l’associazione del turismo organizzato Confesercenti, il caos dei passaporti avrebbe portato a 80mila disdette per un danno del valore di 150 milioni di euro subito dalle agenzie. A segnalare problemi all’associazione è stato il 96,5% delle agenzie contattate, che hanno riportato di aver visto aumentare da poco più di due a oltre cinque il numero delle settimane necessarie per fissare un appuntamento utile a farsi rilasciare il passaporto.


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