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“Anche io ero a Milano con Liliana Segre”. La sindaca di centrodestra e l’antifascismo

Non dovrebbe fare notizia, perché dovrebbe essere la normalità. E invece in questo momento di “cattiva destra” in Italia, spicca, ed è bene darle spazio, la figura della sindaca di Savona, Ilaria Caprioglio. Ieri pomeriggio a Milano alla manifestazione “L’odio non ha futuro”, organizzata a seguito degli attacchi e delle minacce subite da Liliana Segre, una delle ultime superstiti del campo di sterminio nazista di Auschwitz, c’era anche lei. Una manifestazione di amministratori di tutta Italia “per dire basta al dialogo dell’odio che sta imperversando sui social e su tutti i media – spiega Caprioglio – mortificando la sensibilità umana e democratica del popolo italiano”. La prima cittadina di Savona ha deciso di accettare l’invito del sindaco lombardo Sala.

“L’odio non ha futuro – scrive – Solo l’amore deve avere spazio per sconfiggere l’indifferenza. È stato un grande onore sfilare in prima fila accanto al sindaco Sala per poi accogliere Liliana Segre: a Lei ho portato il saluto di Savona”. In un’intervista a Repubblica Caprioglio ha spiegato ulteriormente le ragioni che l’hanno spinta ad aderire: “Penso che che l’odio si contrasti con tanto, tanto amore. Anche per le persone diverse. Mancano empatia e rispetto dell’altro. Rispettare l’altro significa fermarsi ad osservare l’altra persona: se la osservi e la ascolti, la differenza non ti fa più paura. Noi sindaci siamo contro il dialogo dell’odio, non ne possiamo più di questo modo di dialogare”.

“Siamo contro il fascismo, abbiamo giurato sulla nostra Costituzione che è antifascista e antirazzista. Responsabilità di alcuni partiti? Tutti coloro che alzano troppo il tono della voce sono responsabili”. La presenza di Caprioglio a Milano ha suscitato reazioni anche nel mondo del centrosinistra savonese, che da un lato accoglie con soddisfazione la scelta e dall’altro sottolinea come una simile presa di posizione venisse invocata da anni sotto la Torretta. “Esprimiamo un sentito plauso ed un certo sollievo nel vedere la nostra sindaca Caprioglio in prima fila, a Milano, tra i 600 sindaci scesi in piazza come Scorta Civica per Liliana Segre – scrive Italia in Comune – La vediamo là, accanto al nostro presidente, Federico Pizzarotti, unico amministratore ad aver messo in campo misure concrete per contrastare il fascismo”.

“A questo punto chiediamo alla sindaca di estendere anche nella natia terra i valori per cui ha sfilato ieri sera, e di procedere formalmente alla concessione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, anche per non prestare il fianco a chi potrebbe malignamente imputarle di essere antifascista in trasferta e distratta in città”.

 

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