Da quando Elly Schlein è stato eletta segretario del Pd, in tv e sui giornali non si fa altro che paragonarla a Giorgia Meloni. Meglio la nuova eroina della sinistra o il presidente del Consiglio che rappresenta la destra? A cercare di rispondere a questa domanda è anche Carlo De Benedetti. L’imprenditore, ex editore di Repubblica e ora di Domani, si schiera totalmente, come ci si aspettava, dalla parte della Schlein. Ma non solo perché, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, lancia gravi accuse contro la Meloni che, secondo lui, favorirebbe di proposito gli evasori fiscali.
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De Benedetti sta con Schlein
“Il popolo ha votato per lei e vuol dire molto, mi auguro che diventi una vera leader. – così De Benedetti su Elly Schlein – Innanzitutto la Schlein è stata eurodeputata, quindi è un’europeista convinta. In più è una persona intelligente e in questo momento non può non stare dalla parte dell’Ucraina. Tra l’altro sa che oggi assumendo una posizione più flebile sul sostegno a Kiev farebbe un errore politico clamoroso, escludo che lo faccia. Ricordo che a 22 anni è andata a seguire l’organizzazione della campagna di Obama, che non è proprio una cosa che tutti i 22enni hanno fatto. È figlia di due professori universitari, non di due ricchi imprenditori, quindi rappresentante radical chic sicuramente no”.
“La Schlein ha una fortuna, cioè che le prossime elezioni sono le europee del 2024, con un sistema proporzionale puro. – prosegue De Benedetti – Credo che prenderà molti voti dagli elettori del Movimento 5 Stelle, che venivano da sinistra. È certamente una novità positiva. Ha fatto un’ottima campagna per le primarie. Il popolo di sinistra ha dimostrato che le indicazioni della struttura del partito, rappresentato dai circoli, ha votato per Bonaccini e il popolo per lei, e vuol dire molto. Adesso deve diventare una leader. La conosco personalmente, l’ho incontrata più volte”.