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Carriera, i genitori hanno migliore sviluppo professionale grazie ai figli

Molte figure professionali che ambiscono ad una carriera vedono la possibilità di avere figli come una chimera e come un elemento che possa bloccare quel processo di crescita a cui si ambisce. Le responsabilità e tutte le dinamiche collegate all’essere genitori influenzerebbero in modo negativo le possibilità di carriera, impedendo di poter ambire a ruoli più prestigiosi all’interno della propria azienda. E se invece vi dicessimo che è vero il contrario? Che l’essere genitori è un plus che permette di sviluppare alcune soft skills che possono favorire la carriera e lo sviluppo professionale? No, non stiamo inventando nulla ma ci stiamo basando su alcune recenti ricerche portate avanti dal Ca’ Foscari Competency Centre e da Life Based Value, dimostrerebbe che i genitori in carriera svilupperebbero competenze emotive e sociali meglio di chi non ha figli. Un modo per sviluppare quelle soft skills di cui tanto si parla nel mondo del lavoro negli ultimi anni e che sono sempre più prese in considerazione. Questa ricerca stravolge dunque quei preconcetti secondo cui in precedenza l’essere genitori poteva essere un ostacolo: al contrario si tratta di un elemento favorevole per il proprio sviluppo professionale. Andiamo a vedere nel dettaglio in che modo questo evento possa favorire la carriera e come è stata portata avanti la ricerca.
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Successo e ruolo genitoriale: elementi strettamente collegati?

La ricerca portata avanti da Ca’ Foscari Competency Centre e da Life Based Value coinvolge neo-papà e neo-mamme di bambini tra gli zero e i tre anni, dipendenti di grandi aziende allo scopo di valutare quanto si possano sviluppare grazie a questo evento le soft skills, al di fuori dei percorsi di apprendimento formale. L’obiettivo dunque è quello di misurare come le competenze trasversali influiscano in modo importante sullo sviluppo della carriera e sulle performance lavorative dei neo-genitori che avrebbero slanci di carriera proprio in virtù di queste soft skills, tra cui ad esempio c’è l’intelligenza emotiva.
“L’intelligenza emotiva resta saldamente in testa nella classifica delle risorse ritenute essenziali per avere successo nel mondo del lavoro. Per questo l’esperienza parentale può diventare un punto di forza e di arricchimento (anche) professionale. Chi si trova a gestire bambini piccoli, infatti, sviluppa durante il percorso della maternità e paternità una serie di competenze trasversali, come ascolto e problem solving, che possono essere riconosciute e valorizzate nella propria carriera.” Questo quanto spiegato in merito da Riccarda Zezza, Ceo di Life Based Value e ripreso dal quotidiano online Venezia Today.
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Sviluppare creatività, problem solving e ascolto

E’ facile comprendere come ci siano alcune competenze trasversali molto utili alla carriera che sono effettivamente sviluppate in modo più accentuato nei neo papà e nelle neo mamme. Il dover affrontare problematiche e situazioni nuove quando si è genitori, favorisce senza dubbio quel problem solving che è tra le skills più ricercate nelle figure professionali negli ultimi anni. L’avere a che fare con un figlio poi, influisce in modo positivo anche sulla creatività e sulle capacità di ascolto, elementi fondamentali sia dal punto di vista individuale che nel team work.
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