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La Casa Bianca offre agli americani l’ennesima ragione per acquistare subito un’auto elettrica

Quando alcuni mesi fa, il CEO di Tesla, Elon Musk, ha introdotto la Model 3 a basso costo, ha detratto migliaia di incentivi fiscali federali dal prezzo stabilito. Lunedì scorso, secondo l’agenzia di stampa internazionale Reuters, il consulente economico della Casa Bianca Larry Kudlow ha dichiarato che le sovvenzioni per i veicoli elettrici di Tesla e di altre case automobilistiche potrebbe di fatto terminate nel 2020 o nel 2021.

Quale scenario riguardo la mobilità elettrica, dunque cosa si prospetta per gli Stati Uniti?
L’amministrazione del Presidente Donald Trump ha a lungo ventilato l’idea di eliminare il cosiddetto tax break. La settimana scorsa è stato dichiarato pubblicamente il pensiero di tagliare le sovvenzioni per veicoli elettrici per la General Motors: ciò dopo l’annuncio e l’intenzione di chiudere cinque stabilimenti automobilistici statunitensi.

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Sussidio e credito d’imposta a tempo

Allo stato attuale, gli americani che acquistano un veicolo elettrico qualificato (come la Nissan Leaf, Chevy Bolt, o qualsiasi modello Tesla) ricevono un credito d’imposta del valore di 7.500 dollari. 
Questo è un grosso pezzo destinato ad incentivare l’adozione di veicoli elettrici. Ma c’è un ostacolo per i produttori di automobili, perché dopo 200.000 veicoli elettrici venduti, il sussidio viene dimezzato ogni sei mesi fino a quando non scompare.

Tesla ha raggiunto la sua 200.000esima vendita EV lo scorso luglio, quindi il programma di incentivi sta pian piano diminuendo. Gli acquirenti di Tesla hanno ancora diritto a un credito d’imposta, anche se alla fine del 2019 la cifra scenderà a $ 1.875. Entro la fine dell’anno si prevede che anche General Motors raggiunga le 200.000 vetture.

Per altre case automobilistiche come Volvo, Volkswagen e Toyota, che di fatto si trovano ben lontane dal limite di 200.000 auto, la fine delle sovvenzioni potrebbe seriamente danneggiare i loro ambiziosi obiettivi di produrre di più, se non addirittura di passare interamente a veicoli elettrici nei prossimi anni.

Non sono tutte notizie negative per veicoli a basse emissioni, in quanto molti stati e persino le giurisdizioni locali stanno spingendo su rimborsi, crediti ed agevolazioni fiscali per l’EV, aumentando le reti e le infrastrutture di ricarica elettrica.

Tesla ha promosso un programma di tassazione federale per anni agli aspiranti acquirenti e ha cercato di cambiare la legge relativa al cap per tutti i veicoli elettrici. Elon Musk ha ripetutamente sostenuto l’imposizione di una tassa sul carbonio per disincentivare l’uso tradizionale dell’automobile.

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GeneralMotors

Le posizioni di Tesla e General Motors

I principali attori sulla scena, Tesla e GM, sono completamente coinvolti nella questione e mentre un portavoce di GM ha detto che la società sostiene il credito al consumo e non pensa che ci dovrebbe essere un limite, Tesla ha rifiutato di commentare.
Riteniamo che una parte importante del raggiungimento di un futuro a emissioni zero e la creazione degli Stati Uniti come leader nell’elettrificazione sia continuare a fornire un credito d’imposta federale per contribuire a rendere i veicoli elettrici più accessibili per tutti i clienti”, questa la posizione ufficiale della General Motors, mentre quella ufficiale di Tesla, risale ad ottobre, ed è stata resa nota sulla CNBC:

Tesla è riuscito nonostante i sussidi governativi, non a causa loro. Studi di terze parti hanno dimostrato che i nostri più grandi concorrenti, tra cui l’industria del petrolio e del gas, ricevono trilioni di dollari in sussidi ogni anno. In confronto, Tesla non riceve praticamente nulla ma riesce ancora a competere con questi giganti. Preferiremmo molto una parità di condizioni in cui tutte le società vadano a zero incentivi “.