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CasaPound, la Procura sequestra la sede storica: reato di “occupazione abusiva”

Tutto nel giro di 24 ore. Un giallo che ha coinvolto il ministero, la Procura e la sindaca Raggi. Prima l’incontro tra la polizia e i militanti di CasaPound per avvisare dello sgombero. Poi la smentita da parte di CasaPound stessa e il tweet di conferma della sindaca. Infine, in mattinata è arrivata davvero la notifica del sequestro preventivo del palazzo in via Napoleone III. Le tartarughe frecciate si preparano dunque a perdere la sede di via Napoleone III occupata da 17 anni. Come riferisce Repubblica, a notificare il provvedimento, chiesto dalla procura e ottenuto dal Gip del tribunale di Roma, sarà la Digos.

“Il reato contestato ai ‘fascisti del terzo millennio’ è quello di occupazione abusiva. I pm di piazzale Clodio, che negli scorsi mesi avevano ricevuto sia l’esposto dell’Anpi che quello dell’Agenzia del Demanio, hanno così deciso di accelerare sullo sfratto del movimento di ultradestra. Un’occupazione durata 17 anni ma sulla porta un rappresentante dell’associazione spiega di non aver ancora ricevuto nessun avviso”.

Resta intanto aperto il secondo fronte. CasaPound, forse sapendo di poter perdere a breve la sede alle spalle della stazione Termini, a marzo ha occupato una serie di stabili dell’Aeronautica militare in via delle Baleniere, a Ostia. Il ministero della Difesa ha chiesto alla prefettura di procedere con lo sgombero. L’Anpi intanto fa sapere: “Viva soddisfazione per il provvedimento”.

E in una nota scrivono: “Esprimiamo viva soddisfazione per il provvedimento che era stato richiesta dalla procura sulla base della nostra denuncia”, ha detto il vicepresidente dell’Anpi, Emilio Ricci, precisando: “Siamo contenti che questa iniziativa sia stata assunta. Ora aspettiamo l’evoluzione dal punto di vista giudiziario”.

 

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