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Chiara Colosimo, lettera contro l’amica della Meloni: “Troppi amici terroristi, non può stare in Antimafia”

Dopo alcuni mesi di ritardo sulla tabella di marcia, il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni si appresta a nominare il nuovo presidente della commissione parlamentare Antimafia appena insediata. Ora però la polemica rischia di esplodere proprio intorno al nome del presidente della commissione. Infatti, una lettera firmata dai familiari delle vittime di mafia e terrorismo e da esponenti della società civile, critica la decisione che la maggioranza avrebbe preso di affidare la presidenza della commissione a Chiara Colosimo, amica di Giorgia Meloni e deputata di Fratelli d’Italia, perché ritenuta troppo vicina ad alcuni terroristi neri come Luigi Ciavardini.
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Chiara Colosimo Antimafia Ciavardini

Chiara Colosimo presidente dell’Antimafia: è polemica

“Rimaniamo sbigottiti e increduli di fronte a questa prospettiva”, si legge nella lettera contro l’ipotesi Chiara Colosimo all’Antimafia, firmata da Salvatore Borsellino (fratello del magistrato Paolo Borsellino), Paolo Bolognesi (presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna), Manlio Milani (presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Piazza della Loggia), Federico Sinicato (presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Piazza Fontana), Stefano Mormile (fratello dell’educatore carcerario Umberto Mormile, assassinato dalla ‘ndrangheta, e presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della Falange Armata), Nunzia Agostino (sorella dell’agente di Polizia Nino Agostino, assassinato su ordine di Cosa nostra), Paola Caccia (figlia del magistrato Bruno Caccia, assassinato dalla ‘ndrangheta), Pasquale Campagna (fratello della diciassettenne Graziella Campagna, assassinata da killer di Cosa nostra), Giovanni Impastato (fratello di Peppino Impastato) e Angela Gentile Manca (madre del medico Attilio Manca).

“Colosimo troppo amica di Ciavardini”

La lettera riprende una recente inchiesta di Report che accusa Chiara Colosimo di intrattenere rapporti troppo stretti con l’ex terrorista dei Nar Luigi Ciavardini.  “Ciavardini, esponente, assieme ad altri criminali come Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, del gruppo eversivo neofascista dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari), è stato condannato definitivamente per l’omicidio del poliziotto Francesco Evangelista e del magistrato Mario Amato (che aveva preso in mano le indagini del collega Vittorio Occorsio, assassinato dal terrorista neofascista Pierluigi Concutelli, sui legami tra destra eversiva, P2 e apparati dello Stato) e ovviamente per la strage della stazione di Bologna, dove morirono 85 persone”, si legge nella lettera.

Gli estensori della lettera sottolineano anche i “legami tra Ciavardini, Fioravanti e Mambro e alcune associazioni che, da anni, stanno chiedendo a gran voce l’abolizione del 41bis e dell’ergastolo ostativo per i reati di mafia e terrorismo. I processi hanno accertato i plurimi depistaggi a favore dei Nar e delle altre formazioni criminali neofasciste, commessi da uomini dei servizi segreti infedeli alla Costituzione repubblicana e da apparati delle istituzioni”. I familiari delle vittime di terrorismo si chiedono dunque come sia possibile pensare di eleggere alla presidenza dell’Antimafia una persona come Chiara Colosimo “con tali frequentazioni e che non si vergogna di avere rapporti con uno stragista che mai si è pentito”.
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