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In Onda, Luigi Manconi: “Auspichiamo la conversione di Salvini all’islam”

Matteo Salvini protagonista dei talk show anche quando non è presente. Succede durante l’ultima puntata di In Onda, la trasmissione condotta tutti i fine settimana su La7 dal duo composto da Concita De Gregorio e David Parenzo. Ospiti in studio ci sono l’esponente politico di sinistra Luigi Manconi, padre Alex Zanotelli e, collegato in video, il filosofo Alberto Galimberti. Un parterre che non risparmia critiche anche pesanti al segretario della Lega. Ma è per rispondere ad un ragionamento di Zanotelli che Manconi si lascia andare ad una battuta su di lui.

A In Onda si parla di Salvini

“Ad esempio noi abbiamo una paura boia dei musulmani. – sbotta padre Zanotelli – Ma quand’è che cominceremo (a cambiare)? I musulmani ad esempio sentono che tutte le guerre che abbiamo fatto, per esempio in Iraq, erano guerre dell’Occidente cristiano contro l’islam”, conclude. “Ogni volta che lei dice musulmani io penso a Salvini e quindi capisce che in Italia abbiamo un problema specifico”, chiosa sarcastica la De Gregorio. “Auspichiamo la conversione di Salvini all’islam”, aggiunge divertito Manconi.

Intanto, dopo la sonora sconfitta rimediata nelle urne dei referendum sulla giustizia, dove si sono recati a votare meno di un quarto egli elettori italiani, Matteo Salvini è atteso da una resa dei conti nel Carroccio. Certo, in una nota il suo partito ringrazia “i milioni di italiani che hanno votato nonostante un solo giorno con le urne aperte, il silenzio di troppi media e politici, il week-end estivo e il vergognoso caos seggi visto per esempio a Palermo”. Ma l’insofferenza dei suoi fedelissimi è palpabile, almeno secondo quanto riporta Repubblica.

Lui per il momento decide di non rilasciare dichiarazioni. “È fuori città con la figlia”, comunicano fonti leghiste. A parlare al suo posto è invece Roberto Calderoli. “Le battaglie più difficili sono quelle più nobili da combattere. E la Lega ci ha messo la faccia”, fa sapere il senatore che si è speso molto in questi mesi per il Sì ai quesiti referendari.

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