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Giorlandino fa un passo indietro: “Vaccino ha salvato il mondo”

Dopo le furiose polemiche scoppiate sui social nei giorni scorsi, Claudio Giorlandino torna sul ‘luogo del delitto’. Si tratta dello studio televisivo de L’aria che tira. Il Direttore sanitario di Altamedica viene invitato dalla conduttrice Myrta Merlino allo scopo di precisare le sue dichiarazioni su vaccino e terza dose. A fare scalpore è stata la sua tesi che, contro la variante Delta, il vaccino non serva.

Claudio Giorlandino

La Merlino ricorda che Giorlandino, dopo la sua recente partecipazione alla trasmissione, “è diventato il medico più citato dalla rete”. La conduttrice lo ringrazia ironicamente perché, grazie a lui, è diventata un “meme”. Il suo volto, stupito dalle parole del medico sul vaccino, ha infatti fatto il giro del web. Scherzi a parte, la giornalista ricorda che il suo ospite “è un medico di prestigio. Ha dei centri diagnostici molto importanti. Però quando venne qui l’ultima volta ci disse una cosa molto precisa. Cioè che secondo lui la terza dose non serve col virus mutato”.

Le polemiche esplose sui social sono però secondo lei dovute “ad un utilizzo sbagliato” delle dichiarazioni di Giorlandino. Per questo gli chiede di spiegarsi meglio. “Io non ho detto che non serve (il vaccino ndr). E non ho la possibilità di dirlo, se non attraverso il mio istituto di ricerca”, precisa subito il medico. “Non lo dico io, ma la letteratura attuale, e Pfizer stesso, che per la variante Delta questo vaccino non è più efficace come lo è stato per tutte le altre varianti”, tiene però il punto sulla terza dose.

“Ricordiamoci che il vaccino ha salvato il mondo. Intendiamoci, non si scherza”, ci tiene però a sottolineare subito dopo. “Non solo non sono no vax, sono molto pro vax – prosegue Giorlandino nella sua analisi – Le perplessità non sono dovute alla vaccinazione, per carità, va fatta. Sono dovute a questo tipo di vaccino in questa fase. Probabilmente ha una sua validità, ma estremamente inferiore rispetto a quella che aveva in passato”. E cita uno studio di Pfizer, pubblicato sulla rivista Lancet, che “ammetteva che l’efficacia per la variante Delta era scesa più o meno al 50%”. Secondo Giorlandino “fare il booster” con la terza dose “non è così utile probabilmente come lo è stato invece in passato”.

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