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Madre disoccupata dona al medico una collana d’oro in cambio della visita alla figlia

Una collana d’oro che portava al collo (unica cosa di valore che le era rimasta) in cambio di una visita a domicilio per sua figlia malata. La vicenda è accaduta a Napoli, ma non è una storia di disperazione. Quella raccontata su Facebook dal dottor Eduardo Ponticiello, dirigente del Santobono di Napoli, parla di una madre che con dignità ha sacrificato l’ultimo oggetto di valore rimastogli per curare la propria figlia. “Io, di mortificazioni, campo tutto il giorno, ma questo lo dovete accettare”. Con questa frase Anna ha saldato il “conto” del medico, donandogli la catenina d’oro che aveva al collo, ma con un inatteso lieto fine: a poche ore dall’accaduto, alla donna è stato offerto un impiego. Una vera occasione di rinascita. E così, grazie al passaparola, è arrivato anche il lieto fine: un imprenditore le ha offerto un lavoro. Madre di quattro figli, l’anno scorso la donna era rimasta vedova del marito, vittima di un incidente sul lavoro.

In pegno una collana d’oro
Tutto è iniziato venerdì, quando la signora ha chiesto al dottor Ponticiello un consulto domestico. La più piccola dei suoi figli ha avuto la febbre e Anna ha fatto l’unica cosa che poteva: ha chiamato il medico che, qualche tempo prima, aveva visitato un altro dei suoi figli, affetto da meningite. Il medico, annotato l’indirizzo, ha risposto alla chiamata, recandosi a casa della donna per una visita. “Per fortuna niente di grave: una faringotonsillite che passerà in pochi giorni”, ha scritto Ponticiello nel post. Anna gli confida di non poter pagare la visita, ma gli fa dono di una collana in oro che portava al collo. La storia non è passata inosservata: un imprenditore ha offerto un lavoro alla donna.
Catena di solidarietà
Non appena pubblicato il racconto sui social, le condivisioni hanno innescato una grande catena di solidarietà: c’è chi ha fatto spedire pacchi di alimenti, altri hanno scelto giocattoli per bambini. A fornire alla signora l’aiuto più grande è stato però un amico (anonimo) del dottor Ponticiello, che assumerà la donna nel suo ingrosso di alimentari.
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