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Computer, cosa bisogna sapere prima di acquistarne uno nuovo

Anche se costantemente minacciato dall’avvento degli smartphone di ultima generazione che avvolte raggiungono prestazioni superiori di quelle dei portatili, il computer resta ancora un elemento indispensabile nelle nostre vite. Spesso viene utilizzato come elemento di lavoro e studio, ed è quindi estremamente importante che ci dia meno problemi possibili, facilitandoci ogni compito e facendoci risparmiare tempo ogni volta possibile. In commercio poi ne esistono un’infinità di tipologie, dall’ultra sottile super leggero a quello convertibile con schermo touch che trasforma portatile in tablet. Insomma, comprare un computer al giorno d’oggi sembrerebbe una questione complicata, e dunque è sicuramente una cosa che va fatta con un po’ di attenzione. Ma allora da che parte si deve cominciare per poter scegliere un valido computer?

Le prime cose da valutare
La maggior parte delle persone pensa solo a due cose: costo e design, ma in realtà la prima cosa che si dovrebbe prendere in considerazione è l’utilizzo che avremo intenzione di fare con il nostro nuovo Portatile. Potrebbe servire per lo studio o semplicemente per navigare su Internet e consultare le email. Oppure si potrebbe avere bisogno di un computer per il lavoro, per fare fotoritocco o manipolare grossi file multimediali. Insomma, più che capire quale modello o quale colore comprare, si deve pensare a cosa ci andremo a fare con il computer, perché le prestazioni possono essere differenti da modello a modello. E non solo.


Il sistema operativo
La scelta premeditata dell’utilizzo del computer è influente anche per la decisione su quale sistema operativo puntare, che genera il più delle volte la stessa domanda: sarà meglio l’intramontabile Windsows o l’innovativo iOS? Se con il computer ci piace giocare, windows è una scelta quasi obbligata. O ancora, ci piace avere molto software a disposizione? Windows è ancora anni luce avanti per numero di applicazioni rispetto agli altri due. Ci piace avere software libero? La scelta ricade ancora su piattaforma Windows, ma Linux inizia a far capolino: la disponibilità di progetti open per il sistema operativo libero è cresciuta moltissimo e insedia da vicino quella di Windows (che però conta su di un pregresso importante). Siete musicisti? Forse è l’unico caso in cui un Mac ha un vantaggio dal punto di vista software. Questi però sono solo degli spunti, perché in verità non si può fare una suddivisione in grandi gruppi di utenti, in quanto la scelta di come utilizzare il proprio computer è strettamente personale e variegata.

Attenzione alle caratteristiche tecniche
Sebbene le schede tecniche nei punti vendita stiano diventando sempre più piccole, per spingerci a comprare un computer in base al suo design piuttosto che a seconda di cosa c’è dentro, noi non dobbiamo cadere nel tranello. Il primo dettaglio da guardare è il disco fisso. Qualsiasi configurazione stiate considerando, date un grosso vantaggio a quelle con SSD, cioè un disco a stato solido. La velocità di lettura e scrittura dei dati è incredibilmente superiore a quella dei dischi tradizionali a piatti rotanti, sono più resistenti agli urti e il computer sarà molto più veloce in tutto quello che farà. Di solito la capienza è molto più bassa, ma è un compromesso da fare. Un terabyte di disco non vi serve in un portatile (al limite userete un disco esterno o addirittura una chiavetta usb), mentre la velocità e la reattività del computer è una cosa alla quale non potete rinunciare. Anche la RAM è ancora un elemento importantissimo. Un computer di ultima generazione in grado di svolgere qualsiasi operazione anche tra le più complesse dovrebbe avere un minimo di 4GB, anche se il doppio non guasterebbe assolutamente. Quindi con 8GB sarete a posto per un po’ di tempo e non correte il rischio di affaticare il vostro sistema operativo. Infine la CPU, meglio conosciuta come processore. Nella sua scelta si devono quindi tenere in considerazione il numero di core: i computer più moderni possono disporre di due, quattro, sei, otto e più core, solitamente tutti operanti alla stessa frequenza, che è espressa in GHz. Gli Intel Core i3/i5 e AMD Serie A, sono i processori più diffusi nei Pc di fascia media, capaci di sfornare buone prestazioni senza consumare troppo. I processori Intel Core i3 sono i più economici, mentre i Core i5 costano di più e offrono prestazioni migliori. Invece i processori più potenti in assoluto su computer portatili sono gli Intel Core i7 e AMD Ryzen. Questi rappresentano la fascia alta dei due produttori più importanti in questo settore, Intel e AMD. Solitamente i primi sono consigliabili per velocità e consumi energetici, ma i secondi sono più economici a parità di prestazioni.

Anche la sicurezza non è uguale per tutti i computer
Se il computer che andremo a comprare verrà usato per lavoro, è bene che abbia alcune caratteristiche di sicurezza che lo rendano un po’ più sicuro di quelli da “primo prezzo”. Partiamo da una considerazione importante: la scelta del sistema operativo non ci mette al sicuro da nulla. La maggior parte dei problemi di sicurezza oggi è indipendente dalla piattaforma, quindi dobbiamo pensare a misure più concrete come scegliere sempre la versione Pro di Windows 10, per esempio, che incorpora una serie di misure di difesa più robuste, tipo la crittografia hardware del disco attiva di default o controlli di rete più avanzati. Inoltre, molti produttori hanno dei programmi specifici per i computer aziendali che sono molto utili anche se poco conosciuti. Lenovo ha un sistema che garantisce che i firmware installati nella macchina siano gli stessi che sono stati installati in fabbrica. Invece Hp, con una funzione nelle sue macchine business che ripristina una copia originale del Bios in caso venga rilevata una violazione dei firmware del PC, permette di eliminare la minaccia e mantenere il computer operativo in attesa dell’investigazione da parte dei tecnici.

In fine la scelta della forma
Infine, uno sguardo al formato sul quale puntare: meglio un notebook tradizionale o un 2 in 1? Anche qui la risposta è sempre personale. I classici notebook li conosciamo tutti e sappiamo bene quali limiti abbiano, mentre gli innovativi convertibili hanno due grossi vantaggi: posso staccarsi dalla tastiera diventando un tablet e possono avere la penna. Quest’ultima risulta molto comoda in tantissime occasioni, soprattutto quando si parla di prendere appunti e in situazioni di mobilità estrema. Al contrario dei tablet puri, hanno un sistema operativo Windows nativo, ma conservano ottime doti di durata della batteria e leggerezza. Di contro, sono particolarmente scomodi da usare sulle ginocchia, tipo quando si è seduti su di una sedia in stazione o aeroporto, a meno di non avere le gambe molto lunghe, ma in viaggio ad esempio essendo più compatti risultano molto comodi e allo stesso tempo prestazionali come un classico notebook.

 

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