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Congiunti, il governo precisa: “Sono anche i fidanzati e gli affetti stabili”

Aveva fatto alterare milioni di innamorati il premier Conte. E adesso, dopo le polemiche montate sui social e in ogni dove, a causa di quel termine così vago, “congiunti”, il presidente del Consiglio fa alcune dovute precisazioni. Da una prima interpretazione del Dpcm in vigore dal prossimo 4 maggio, a quanto si apprende, con “congiunti” si intendono “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili”. Le Faq, che saranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito di Palazzo Chigi, chiariranno ulteriori dubbi interpretativi sul provvedimento. Un provvedimento che aveva scatenato non solo le ire social degli italiani, ma anche diverse reazioni politiche.

“Conte ci faccia capire la ratio secondo la quale è possibile, giustamente, far visita ai parenti all’interno della propria regione ma non alla propria fidanzata o fidanzato, se abitano al di fuori del comune di residenza. Ci auguriamo sia stata l’ennesima svista del Premier e del suo pagatissimo staff”, hanno scritto i deputati della Lega Paolo Tiramani e Alessandro Giglio Vigna firmatari dell’interrogazione ripresa dal Messaggero.

“Condivido la prudenza del Governo nella scelta di graduare le aperture. Allo stesso tempo, non condivido la scelta di limitare le visite in sicurezza ai soli congiunti, perché non tiene conto della pluralità delle esperienze e degli affetti”, ha dichiarato Monica Cirinnà, senatrice del Partito democratico. Il Pd presenterà giovedì in aula alla Camera un emendamento che avvia il percorso normativo per la celebrazione delle messe domenicali e dei riti delle altre religioni.

Lo dice Stefano Ceccanti, costituzionalista, già presidente della Fuci, e capogruppo del Pd in Commissione Affari costituzionali della Camera, nonché relatore nelle precedenti legislature alle Intese tra Stato e Confessioni religiose. Il premier Conte poi, a quanto si apprende, in serata si recherà in Lombardia: prima alla prefettura di Milano, poi a Bergamo e infine a Brescia. È la prima visita di Conte in Lombardia dall’inizia della crisi Covid-19.

 

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