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Conte alla Germania: “Scriviamo un libro di storia, non di economia”

Il premier italiano Giuseppe Conte ha iniziato una campagna a tutto campo per convincere Berlino a dire sì agli eurobond. “Io e la Merkel abbiamo espresso due visioni diverse durante la nostra discussione. Ne approfitto e lo dico a tutti cittadini tedeschi: noi non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia, stiamo scrivendo una pagina di un libro di storia”. E il premier Conte, in un’intervista in onda sulla tv tedesca Ard, ha ribadito il concetto: “Germania, scriviamo un libro storia, non di economia”.

Secondo “Ard”, ripreso da Milano Finanza, la crisi provocata dalla pandemia di coronavirus potrebbe presto divenire una crisi del debito sovrano in Italia. Per questo motivo, Conte chiede nuovamente l’emissione di obbligazioni volta a una condivisione del disavanzo tra gli Stati membri dell’Ue. L’Italia è “ancora in grave emergenza” per il coronavirus, evidenzia il capo del governo italiano. Tuttavia, Conte si dice fiducioso che l’Italia sarà in grado di superare l’emergenza “sanitaria ed economica”.

Conte ribadisce quindi che la pandemia non riguarda i singoli Paesi e, in maniera simile al presidente francese Emmanuel Macron, adotta parole dal tono militare per descrivere la situazione. In particolare, il presidente del Consiglio dichiara che, nella gestione dell’emergenza, “dobbiamo parlare di modello europeo”. In questo momento, prosegue il capo del governo, “stiamo combattendo una battaglia contro un nemico comune e invisibile, tutti i Paesi sono colpiti, tutti sono in prima linea”. Pertanto, “se un avamposto si ritira, il nemico invisibile può diffondersi all’interno e tutti gli sforzi, anche quelli di tutti gli altri, saranno stati vani”.

Secondo Conte, ora tutto dipende da come agisce l’Ue. Senza una risposta comune, forte e coordinata, l’Europa diventerà sempre meno competitiva. A tal riguardo, Conte evidenzia: “Dobbiamo spiegare ai nostri cittadini che non abbiamo problemi finanziari da singoli paesi. Si tratta di un’emergenza che riguarda tutti, di cui nessun singolo paese è responsabile”. Infine, il premier torna dunque a chiedere l’emissione di “eurobond” o “coronabond”. Per il presidente del Consiglio, gli “eurobond” significano soltanto che “agiremo insieme per ottenere migliori condizioni economiche, di cui tutti beneficiano”.

 

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