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Conte: “Il M5S è subalterno al Pd? Casomai, forse è il contrario”

Alta tensione tra i de principali partiti del centrosinistra, con il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte che, attraverso le pagine del Corriere della Sera, ha risposto così a chi gli chiedeva se il suo partito non fosse ormai diventato subalterno ai dem: “Pari dignità e rispettiva autonomia ma nessuna subalternita. Quella la escluderei proprio. Forse piu’ del Pd che ha accettato di ridurre il numero dei parlamentari e il reddito di cittadinanza”.

Un passaggio, quest’ultimo, che non è ovviamente passato inosservato. E che ha scatenato l’ira degli esponenti democratici, con Tatjana Rojc a rispondere piccata: “Ci sono risposte che devono essere meditate e quello di Conte su chi sia subalterno tra Pd e 5S è uno scivolone da evitare e che prendiamo come tale. Comprensibile che Conte debba guardare dentro al suo partito ma non funziona se per farlo va dall’alleato a dire che gli dà la linea”.

Nel corso dell’intervista, Conte ha parlato anche dell’elezione del prossimp presidente della Repubblica: “Serve un confronto tra le forze politiche ma anche tra i gruppi parlamentari. Io credo che serva una figura che rappresenti l’unità del Paese, dobbiamo fare uno sforzo e uscire dagli steccati in modo che le forze politiche possano dialogare”.

L’ex premier si è augurato che “la legislatura finisca alla sua scadenza naturale”. Per poi concludere con un pensiero sulla legge elettorale: “Propendiamo per una legge elettorale proporzionale con una soglia di sbarramento al 5%. Siamo favorevoli a cambiare il sistema di voto. Il proporzionale puo’ consentire alle attuali forze politiche di perseguire gli obiettivi e mantenere una propria autonomia”.

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