Il premier Conte è intervenuto alla Camera per un’informativa riguardante il Consiglio europeo in arrivo (è fissato per venerdì 17) e di conseguenza il Recovery Fund. Nella partita della rinascita dopo la pandemia, dice il premier alla Camera, “risposte nazionalistiche sarebbero anacronistiche”. E, nel corso delle sue comunicazioni, Conte arriva a citare Robert Schuman; “La crisi del Covid 19 rende la solidarietà di fatto un obbligo morale prima ancor che politico”. Un messaggio lanciato fuori dai confini, ai Paesi cosiddetti “frugali” ma recapitato anche all’opposizione in Parlamento. “La crisi determinata dalla pandemia è simmetrica. Il Consiglio Ue deve mostrarsi all’altezza di una coraggiosa visione, non può mancare – dice Conte – un obiettivo di portata epocale. Solo uniti riusciremo a rendere l’Ue di nuovo forte”.
La decisione sul Recovery Fund, prosegue Conte, “è stata senza precedenti” e “modifica i termini del rapporto tra commissione e governi nazionali. Adesso sono i singoli Stati a essere richiamati ad una maggiore responsabilità indicando i propri progetti di rilancio. Tocca ora a noi, capi di Stato e di governo, assumenre una decisione altrettanto coraggiosa Quando sono in pericolo le fondamenta dell’Ue nessuno Stato può avvantaggiarsi a scapito di altri. In questo grave tornante della storia Ue o vinciamo tutti o perdiamo tutti”.