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Continua a scendere il numero di lettori in Italia

Alzi la mano chi non ha scelto almeno un libro tra i tanti regali acquistati a Natale. Non sarà forse uno dei doni più graditi ma sicuramente è uno dei regali più gettonati!

C’è un però: gli italiani che leggono diminuiscono sempre di più. E non siamo tra i paesi che godono di una fama da lettori, ragion per cui il fatto è davvero preoccupante.

Stando agli ultimi dati dell’Istat, i numeri son a dir poco sconfortanti: coloro che si dichiarano lettori sono circa il 40,5 %. La cifra è diminuita ancora rispetto a due anni fa, quando l’Istat aveva riportato un 42%. Le statistiche prendono in considerazione la fetta di popolazione che va dai 6 anni in su. Si tratta di 23 milioni di persone, che affermano di aver letto almeno un libro, nell’ultimo anno, per puro piacere personale.

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L’Istat scava a fondo e mostra un quadro preciso: le donne, e più in generale la fetta femminile, legge di più rispetto a quella maschile. Si tratta infatti del 47,1% contro il 33%.
Nel quadro complessivo, sono i giovani, ovvero coloro che vanno dagli 11 ai 14 anni che rappresentano la parte che legge di più: il 51,1 %. Si dichiarano interessati e curiosi più di ogni altra fascia età, per questo sono i lettori più assidui e più voraci.

Come è noto, legge di più chi è maggiormente istruito. La tendenza è infatti proporzionale se si considera che il 73,6% delle persone laureate dichiara di essere un lettore, contro la percentuale del 48,9% di chi ha conseguito solo il diploma o la maturità superiore.

Inoltre, un’influenza importante arriva dalle abitudini familiari. La percentuale dei lettori giovani cresce se i genitori sono lettori, il 66,8%, mentre scende al 30,8% se i genitori non leggono libri.

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Se poi prendiamo in considerazione il paese Italia nella sua interezza, ci si accorge che esiste una sproporzione marcata tra Nord e Sud. Il primo detiene la parte dove si legge di più, con un picco del Nord Est che arriva fino al 48,7%. Il Sud si conferma fanalino di coda con la punta più bassa del 27,5%.

Le cause riconosciute di questo fenomeno, come il basso livello culturale degli italiani e la scarsità di educazione scolastica alla lettura, rappresentano anche i punti dove investire per ribaltare la situazione.