Difficile trovare motivi per sorridere in una situazione così drammatica come quella che il Paese sta vivendo in queste ore, costretto a fare i conti con la chiusura totale di gran parte delle sue attività commerciali e non e con l’obbligo di rimanere a casa per la popolazione, spinta a muoversi il meno possibile e solo per necessità. Una buona notizia, però, c’è, legata alla serrata decisa dal governo che ha visto le strade di ogni città svuotarsi di colpo.![](data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns='http://www.w3.org/2000/svg'%20viewBox='0%200%20803%20454'%3E%3C/svg%3E)
Al nord, dove le misure per contenere l’epidemia del coronavirus erano già in vigore da giorni, l’inquinamento ha infatti iniziato a diminuire in misura sensibile, facendo registrare un forte calo. Tra zone “rosse”, restrizioni e chiusura di scuole e attività, la situazione sembra migliorata dopo tante denunce arrivate nel corso degli anni sul deterioramento costante dell’ambiente a causa delle emissioni di auto e fabbriche.
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I livelli di biossido di azoto, ovvero un marcatore dell’inquinamento, sembrano essersi ridotti notevolmente come mostrano le immagini del satellite Sentinel 5 del programma europeo Copernicus, gestito dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Rilevata, dunque, la riduzione della nube rossa di biossido di azoto, gas nocivo emesso dai combustibili fossili, quindi da veicoli a motore e dalle strutture industriali. Stesso effetto in Cina dove, all’inizio di marzo, è stato registrato un calo del 30% dei livelli di biossido di azoto.
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A pubblicare le foto su Twitter è stato Santiago Gassò, ricercatore dell’Università di Washington e della Nasa. Una notizia che ha fatto il giro dei social, suscitando anche qualche riflessione da parte degli utenti: “Una volta finito tutto questo caos, riusciremo a continuare su questa strada?”.
Per l’Inghilterra le misure italiane non sono “basate su prove scientifiche”