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“Per un pugno di ‘mi piace’”. Ecco svelato chi guadagna dalla falsa emergenza: i politici!

“Per un pugno di ‘mi piace’”. Potrebbe essere questo il squel del film di Sergio Leone al tempo dei social. E del coronavirus. L’Italia è diventata un caso non tanto per l’emergenza sanitaria (piuttosto contenuta e già scemata), ma per la psicosi che i politici stessi hanno alimentato. Per il bene dei cittadini? Macché, per un pugno di “mi piace”, appunto. La falsa emergenza è stata una mano santa per alcuni. Se si vanno ad analizzare i dati raccolti dal sito politicasufacebook.it, ci si può fare un’idea perfetta del fenomeno. Le pagine social dei “nostri” sono state ordinate per maggiore incremento dal 20/02/20, ossia dall’inizio della famosa “emergenza”.

Il metodo utilizzato è il “ne parlano”, ossia un sistema di misurazione di Facebook basato su mipiace, commenti e condivisioni degli ultimi 7 giorni. Chi troviamo in testa? Vincenzo De Luca (Pd) con un +43.917 che registra un “ne parlano” a 70.461. Dietro di lui Luca Zaia (Lega). Il governatore del Veneto guadagna un +17.878, con un “ne parlano” a 177.906. Sul terzo gradino del podio c’è invece il premier Giuseppe Conte che va a +16.493 e un “ne parlano” a 163.308. Segnaliamo infine il governatore della Lombardia, che ha dato la stoccata finale con la sceneggiata della mascherina, arrivando a +14.203 e a un “ne parlano” a 53.560.

Anche Salvini ci ha guadagnato, facendo registrare un nuovo rialzo sui social dopo un periodo nero di crollo totale, sia su Facebook sia nei sondaggi elettorali. Il leader della Lega da questo “scherzetto” ha tratto un +6.105
portando così la sua pagina a 4.054.346 di follower, confermandolo al primo posto della classifica dei politici più seguiti sui social italiani. Sia benedetto il coronavirus, dunque, si saranno detti molti politici.

Già, perché senza il coronavirus molti di loro non avrebbero guadagnato terreno sui social, un terreno sempre più fondamentale per costruire e mantenere il consenso elettorale. Nella speciale classifica dell’ultima settimana, dietro a Fontana, registriamo i nomi di Vittorio Sgarbi, Stefano Bonaccini, Lucia Azzolina e Beppe Sala. Era emergenza? O l’abbiamo creata? Ai posteri, anzi, ai social, l’ardua sentenza.

 

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