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Crescita professionale, come superare un licenziamento

Per alcuni potrebbe essere stata una difficile situazione da superare, per altri invece si tratta di un incubo che non si vorrebbe mai vivere. Subire un licenziamento dall’azienda per la quale si lavora non è mai una cosa facile da superare, specialmente quando si hanno tanti anni di sacrifici e duro lavoro alle spalle. Negli anni della crisi economica i tagli al personale sono stati tanti e molte persone si sono dovute trovare a fare i conti con una lettera che dava loro il benservito nonostante avessero sempre tenuto un comportamento e una produttività in ufficio encomiabili. Chi ha avuto la sfortuna di aprire quella lettera e di doverla leggere si sarà sentito crollare il mondo addosso, vedendo andare in frantumi ciò per cui si ha lavorato per tanti anni. Questa brutta situazione potrebbe essere capitata anche ai più giovani: gli ultimi arrivati molto spesso sono le risorse che per prime vengono sacrificate e così, dopo una lunga e faticosa ricerca di un lavoro, ci si ritrova punto e a capo a dover cercare un modo per trovare una nuova occupazione. Di certo superare un licenziamento non è cosa facile e il modo in cui lo si fa spesso dipende dal carattere del singolo ma superare questo difficile momento è uno step molto importante per la propria crescita professionale. Proprio per questo abbiamo deciso di dedicare uno spazio a questa tematica, dandovi alcuni consigli su come superare un licenziamento.

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Sconfiggere l’apatia e ricordarsi di quello che si è fatto

Per prima cosa, al momento del licenziamento, dobbiamo cercare di non farci sconfiggere dall’apatia. Quella sensazione di fallimento che ci attanaglia e che non ci da la forza di fare nulla, rendendoci pigri e a volte scontrosi è un passaggio quasi fisiologico all’indomani della brutta notizia. Cerchiamo di non farci mettere KO dall’apatia e di reagire subito, cercando di fare piazza pulita nella nostra mente e provando a rimettere insieme i cocci. Ricordiamoci che il licenziamento, non è sempre un nostro fallimento personale (a meno che non sia motivato da altre ragioni che non siano i tagli al personale) e che quindi non deve essere visto come un errore da parte nostra. Ricordiamoci di quello che abbiamo fatto negli anni in azienda, delle esperienze raccolte e sopratutto del nostro background. Qualsiasi tipo di esperienza serve ad allargare i nostri orizzonti. Facciamo tesoro di quanto imparato e usiamolo per trovare una nuova occupazione.

cercare-lavoro-esteroRimoboccarsi subito le maniche

Bene, superato lo shock psicologico del licenziamento è arrivato il momento di fare qualcosa. Rimobocchiamoci le maniche e cominciamo subito la nostra ricerca. Intanto, teniamoci aggiornati, studiamo il mercato del lavoro e prepariamoci nuovamente a buttarcisi a capofitto. Lavoriamo sulla nostra presentazione personale e non abbiamo timore nel chiedere aiuto a qualcuno. Potrebbe essere passato molto tempo dall’ultima volta in cui abbiamo cercato lavoro e le cose potrebbero essere cambiate. Lavorate tanto su voi stessi e non abbiate timore a mettermi nuovamente in gioco: se ci siete riusciti una volta senza esperienza, potrete farcela anche ora.
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