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Crisi di governo, Meloni minaccia Salvini: “O fai come dico io o si va a votare”

Un governo tecnico al posto di quello attuale uscito dalle urne e guidato da Giorgia Meloni? È questa l’ipotesi che da qualche giorno sta prendendo sempre più piede nelle stanze del potere. Un retroscena del Corriere della Sera descrive la premier furiosa con Matteo Salvini per i continui strappi del leghista. E lo avrebbe anche minacciato che in caso di crisi di governo si andrà al voto. Insomma, la Meloni rischia di fare la stessa fine di Berlusconi nel 2011, costretto a dimettersi sotto la minaccia dello spread schizzato alle stelle. E allora che fare? Qualcuno ha già tirato fuori dal cilindro il nome del possibile successore di Giorgia. Si tratta di Giuliano Amato. Ma i meloniani per il momento non mollano.
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Crisi di governo: Meloni minaccia Salvini

Di fronte alle voci su una imminente crisi di governo provocata dai mercati, ma anche dalle frizioni tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, i meloniani replicano parlando di “disperazione della sinistra”. E il ministro Francesco Lollobrigida si sfoga con il Corriere: “È il solito cinema”. “Lo spread quando a Palazzo Chigi arrivò Draghi era più alto che adesso. – ricorda invece la Meloni ai suoi fedelissimi – L’opposizione ci fa un grosso favore, questi attacchi finiranno per rafforzarci molto”.

Sempre secondo quanto riporta Monica Guerzoni sul Corriere, un ministro avrebbe commentato così l’ipotesi di una crisi di governo in cui metterebbe lo zampino anche Salvini: “Noi siamo l’unica garanzia per il blocco atlantico. Quale maggioranza potrebbe dare più rassicurazioni del governo Meloni? Forse il Pd di Schlein e i 5 Stelle di Conte?”.

Sempre secondo il Corriere, “il vero destinatario degli avvisi della premier è Matteo Salvini”. E, infatti, dall’interno di FdI descrivono la leader “fuori dalla grazia del cielo con Matteo”. Insomma, puntualizza qualcuno: “Se salta il tavolo si va a votare”. E la Meloni si sarebbe anche detta certa che “quelli che non mi seguirebbero all’opposizione sono pochissimi”. La premier insomma scommette che in caso di crisi di governo e nuove elezioni il suo partito schizzerebbe “oltre il 30%”.
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