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“Piuttosto che fare il rider a Napoli vado a sparare ai palestinesi col Mossad”

Il vulcanico Giuseppe Cruciani finisce di nuovo nel vortice delle polemiche per alcune sue dichiarazioni che hanno subito fatto il giro dei social scatenando un putiferio. Cruciani va sempre oltre le righe, e stavolta ha davvero esagerato. “Piuttosto che fare il rider a Napoli vado a sparare ai palestinesi col Mossad”. Così ha detto Giuseppe Cruciani in diretta a “La Zanzara” su Radio 24 intervenendo sulla vicenda del rider napoletano aggredito e derubato del suo scooter da una banda di ragazzini mentre effettuava le consegne. A riprendere le sue dichiarazioni è stato un articolo de Il Fatto Quotidiano.

“Avete visto quelle immagini? In quale città accade questo? Bande di ragazzini criminali che assaltano un rider per rubargli lo scooter”, ha incalzato ancora il conduttore radiofonico. Le sue dichiarazioni hanno scatenato critiche e polemiche, soprattutto da parte dei napoletani, ma non solo: in molti, infatti, gli hanno fatto notare che episodi di violenza ai danni dei rider sono avvenuti in tutta Italia e che quanto successo a Napoli è solo l’ultima aggressione in ordine di tempo.

Per non parlare poi della seconda parte della frase: “Sparare ai palestinesi col Mossad”. Cruciani fa della provocazione, dell’eccesso il suo tratto distintivo, ma è bene che ogni tanto conti quei famosi dieci secondi prima di parlare. Le sue dichiarazioni sono state riprese da tutte le testate locali della Campania e da diverse pagine e gruppi Facebook. Forse era quello che voleva, scatenare come sempre le polemiche. Nel mentre, ha attirato su di sé una valanga di insulti.

Gli autori dell’aggressione ai danni del rider erano in sei: hanno picchiato la vittima, minacciandola anche con una pistola e un coltello per costringerla a consegnare lo scooter. Gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto attraverso l’esame delle immagini di videosorveglianza. Dopo l’episodio, è partita la gara di solidarietà per aiutare il rider a riprendersi e trovare un nuovo lavoro. Perché Napoli è anche e soprattutto questo.

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