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Da città eterna a città dei rifiuti, ormai anche i turisti fotografano i cumuli di spazzatura che invadono il centro: “Mai vista una capitale così”

Quando un turista giunge nella città eterna, secondo voi cosa potrà mai fotografare? Il Colosseo oppure fontana di Trevi? O ancora Piazza di Spagna o il Pantheon? No, ormai quando un turista viene a Roma non può che non fotografare i cumuli di spazzatura accatastati accanto i secchioni (anch’essi pieni), che nessuno si preoccupa di svuotare. Non si salva più dal degrado neanche il cuore del centro città, l’unica zona dove fino a qualche tempo fa ancora il comune cercava di preservare, e con l’arrivo del caldo la situazione sta addirittura peggiorando: gli odori sono insopportabili, gli animali attirati aumentano e camminare sui marciapiedi diventa sempre più faticoso. Vedere spazzatura in ogni angolo della città è diventata una drammatica routine per i cittadini romani, e di certo certe scene di degrado presenti anche in pieno centro storico, non sono un bel biglietto da visita per i turisti provenienti dal tutto il mondo. “Ho preso un albergo vicino alla stazione Termini pensando che fosse una zona pulita, comoda – racconta in un intervista con La Repubblica un turista ucraino a Roma con la figlia, mentre mostra la foto dei rifiuti sullo schermo del telefonino – ma questo è il nostro buongiorno. Anche a Kiev abbiamo problemi con i rifiuti, tutte le grandi città li hanno. Ma non così. Non è una bella pubblicità per la città”.

Nella città eterna i turisti fanno fatica anche a spostarsi: infatti solo da qualche giorno le centralissime fermate metro di Repubblica, Barberini (ancora chiusa) e Spagna, stazioni che per chi non lo sapesse collegano il centro storico della Capitale, sono state chiuse per mesi a causa di guasti tecnici e scale mobili non funzionanti. Dopo il turista ucraino, con Repubblica parlano anche due turisti francesi: “La città è in emergenza per l’immondizia? – chiedono due francesi – Speravamo non fosse vero. Ma il governo italiano che fa? Nel tragitto dall’aeroporto all’hotel, in pullman, cercavamo qualche articolo su Roma e ce n’erano diversi su questa storia”. Ormai la notizia dell’emergenza rifiuti a Roma ha oltrepassato i confini italiani, e la città eterna viene addirittura derisa all’estero: “Tutti i rifiuti portano a Roma”, c’è scritto su un articolo di Le Monde mostrato da uno dei due turisti francesi.
L’appello dei medici
A parlare ancora una volta di emergenza è stato anche l’Ordine dei medici di Roma che attraverso il suo presidente, Antonio Magi, è tornato a scrivere una lettera appello rivolta alla sindaca Virginia Raggi, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al ministro della Salute Giulia Grillo, e al ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “Roma è ormai presa nella morsa di rifiuti maleodoranti -si legge nella missiva- montagne di sacchetti che fuoriescono da cassonetti sporchi che vengono abbandonati per terra, con una conseguente allarmante invasione di animali opportunistici quali mosche, blatte, topi, gabbiani che si alimentano di rifiuti. Le montagne di rifiuti abbandonati in modo incontrollato, specie fuori dai cassonetti, che macerano sotto il sole di questi giorni con le alte temperature, costituiscono un serio rischio per la salute legato alla proliferazione di germi e parassiti con la possibilità di diffusione di malattie infettive attraverso contatto diretto o indiretto tramite gli insetti e soprattutto entrando in contatto con gli escrementi di uccelli e roditori”.Ti potrebbe interessare anche: Povera Roma, su Facebook parte il concorso fotografico “La monnezza più bella”